Carburanti alle stelle, previste modifiche sullo sciopero dei benzinai
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Carburanti alle stelle, previste modifiche sullo sciopero dei benzinai

App prezzo benzina

I gestori dei distributori di carburanti hanno confermato lo sciopero del 25 e 26 gennaio, introducendo però alcune modifiche.

Recentemente i gestori degli impianti di carburante hanno indetto uno sciopero in segno di protesta contro il nuovo decreto trasparenza. Quest’ultimo lo ha emanato il governo per combattere quella che i politici hanno definito speculazione dilagante sul costo dei carburanti. 

App prezzo benzina

Da qui l’azione dei sindacati di indire uno sciopero, dichiarando che i prezzi elevati sono frutto delle accise imposte dal governo e non della speculazione messa in atto dai singoli gestori. Proprio a causa di questa diatriba, è sorta la necessità di porre sul tavolo una soluzione in grado di contrastare il caro prezzi. 

Lo sciopero si farà?

Alla luce dello sciopero indetto dai benzinai per il 25 e 26 gennaio, il governo ha invitato i gestori dei distributori a Palazzo Chigi per aprire un tavolo sulla questione. I prezzi nel frattempo continuano a lievitare, e se da una parte il governo incolpa i petrolieri italiani dall’altra i gestori delle pompe rilanciano asserendo al fatto che il problema sia il mancato rinnovo del taglio sulle accise.  

In questa situazione, tra gestori, contribuenti e istituzioni il clima è piuttosto teso. Inizialmente, si parlava di abolire lo sciopero indetto dai gestori per il 25 e il 26 gennaio. Adesso torna invece la conferma, però con una modifica: la mobilitazione è stata ridotta passando da 60 a 48 ore

“In attesa delle valutazioni del Governo lo sciopero previsto 25 e 26 gennaio è confermato. Per fare emergere serietà e competenza richiesta c’è tempo fino al minuto prima della chiusura degli impianti”. Lo hanno spiegato attraverso una nota congiunta i sindacati Fegica e Figisc/Anisa dopo l’incontro tenutosi a Palazzo Chigi. 

“C’è sempre disponibilità a modifiche. Ovviamente c’è un percorso parlamentare da rispettare. Le modifiche possono arrivare dal Parlamento o su iniziativa del governo”. Sono queste le osservazioni del ministro Adolfo Urso, in conclusione dell’incontro con le sigle sindacali.

Per Berzi “Una soluzione che può garantire maggiore chiarezza e correttezza ed evitare le sanzioni”. Impiegando questo sistema, ci sarebbe un rimando al sito dell’Osservaprezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel sito sono infatti resi noti i prezzi veritieri, senza “oneri quotidiani eccessivi ai gestori”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 19 Gennaio 2023 10:08

Lavrov: “Sorpresi dall’Italia anti-russa”

nl pixel