Zelensky a Sanremo: cresce il fronte contrario
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Zelensky a Sanremo: cresce il fronte contrario

Volodymyr Zelensky

Nel mondo della politica, e non solo cresce il fronte contrario all’intervento di Zelensky al Festival di Sanremo.

Cresce la polemica sulla presenza di Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo, intervenuto già alla cerimonia degli Oscar e dei Golden Globe. Il presidente ucraino dovrebbe fare un breve intervento in video collegamento con il palco dell’Ariston durante la serata finale di sabato al festival della canzone italiana. Ma non tutti hanno accolto in modo positivo questa notizia. Secondo molti la presenza del leader di un paese in guerra è inappropriato in un contesto leggero come la kermesse musicale annuale di Sanremo.

Dall’altra parte, invece, c’è chi sostiene che sia un’occasione per far conoscere ancora di più e ad un pubblico più vasto il dramma che il popolo ucraino sta affrontando da un anno. La polemica politica e mediatica non si arresta ma la decisione della Rai è presa: Zelensky parteciperà al Festiva di Sanremo come aveva lui stesso chiesto a Bruno Vespa durante la sua intervista.

Volodymyr Zelensky
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Da Calenda a Conte, da Salvini a Cuperlo: il fronte unito del no

A schierarsi contro la sua presenza è molto vario dalla Lega di Salvini al M5S di Grillo passando per Calenda. «Ci sono pochi dubbi sulla nostra linea di sostegno all’Ucraina. Ritengo tuttavia un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra», scrive Calenda. Anche Giuseppe Conte fa la differenza con l’intervento di Zelensky alla Camera dove ha “spiegato le sue ragioni” ma precisa: “Non credo che sia così necessario avere Zelensky in un contesto così leggero come quello di Sanremo”.

Anche il vicepremier Matteo Salvini: “Speriamo che Sanremo rimanga il Festival della canzone italiana e non altro. Quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica” dichiara il segretario della Lega. Ad aderire al fronte del no anche il dem Cuperlo. “La Rai vuole dare voce al presidente di un paese invaso che si difende? Mandi in onda un suo messaggio alle 20.30 di una sera a reti unificate. Ma non confondiamo la tragedia con l’audience. Per pietà” invoca il candidato segretario del Pd.

L’Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi ha inviato un appello alla Rai per non far diventare il palco dell’Ariston un “palco politico” che rischia di diventare un “teatro di propaganda”. Caustico Vittorio Sgarbi: “Zelensky farebbe bene a non partecipare a Sanremo per non essere utilizzato come una velina da Amadeus”.

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ultimo aggiornamento: 28 Gennaio 2023 11:51

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