Se non gli venisse accettato il visto negli Stati Uniti, Bolsonaro dovrebbe pensare a cosa fare del proprio futuro.
Jair Bolsonaro si trova in Florida, negli Stati Uniti, dallo scorso 31 dicembre, da quando Luiz Inacio Lula da Silva è stato eletto nuovo presidente. Nonostante avesse dichiarato di far presto rientro nella sua nazione, l’ex presidente sembra voler fare tutto il contrario. Infatti, avrebbe chiesto agli Usa un visto della durata di sei mesi, che verrà valutato in due.
Un visto prolungato
Il visto di Bolsonaro, concesso a diplomatici e capi di stato, scade oggi. Ma già ieri l’ex presidente aveva fatto richiesta agli Stati Uniti di prolungare la propria permanenza con un visto di altri sei mesi, per non fare ritorno in Brasilia. Nel corso dei due mesi in cui verrà valutata la richiesta, il vecchio premier potrà restare ancora in Florida.
Si esprime anche il suo legale, Felipe Alexandre, sottolineando la necessità di stabilità del suo cliente. “Non ha nulla da temere, ha intenzione di chiarirsi le idee e fare il turista negli Usa prima di decidere quale sarà il suo prossimo passo“, dichiara. Poi aggiunge: “Qui si rilassa, ha già una sua comunità di brasiliani e ammiratori, può mangiare le adorate bistecche nelle steack house, i frullati”. Inoltre, solo restando negli Usa Bolsonaro potrebbe continuare a lavorare.
L’inchiesta dal Brasile
Tuttavia, c’è da dire anche che in Brasile le acque non siano del tutto calme, a causa delle recenti polemiche mosse nei suoi confronti. L’ex Capo di Stato infatti è indagato per tentato golpe per l’assalto alle sedi delle istituzioni dell’8 gennaio da parte di migliaia di suoi sostenitori.
La procura brasiliana ha messo quindi sotto inchiesta Bolsonaro per aver incitato la platea a mettere sottosopra il sistema in segno di opposizione alle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria di Lula. Secondo l’ex presidente, le elezioni sono state manipolate dalla Corte Suprema e del Tribunale superiore elettorale.