Il decreto Milleproroghe ha portato alcune novità anche riguardo allo smart working. Ecco chi ne ha diritto nel 2023.
La legge di conversione del decreto Milleproroghe approvata in Parlamento introduce alcune novità sullo smart working. Il termine per lo smart working senza accordo aziendale viene prorogato fino alla fine di giugno. Nel privato riguarderà i lavoratori fragili e i lavoratori con figli under 14 mentre nel pubblico solo per i fragili.
Il diritto al lavoro agile non vede il limite della compatibilità delle mansioni con la prestazione da remoto, se invece risultano incompatibili si prevede una diversa mansione senza decurtazione della retribuzione. Non è prevista nella legge la possibilità di far svolgere attività di formazione da remoto. Per quanto riguarda il lavoratore con figli under 14 viene ripristinato questo diritto a svolgere l’attività da remoto a patto che non vi sia nel nucleo familiare un altro genitore che non lavora o gode strumenti di sostegno di reddito.
Lavoratori fragili e con figli
Viene reintrodotta la possibilità di lavorare in smart working per i lavoratori per cui il medico attesta il maggior rischio di contagio da Covid a patto che l’attività sia compatibile con la prestazione da casa. Per quanto riguarda invece i disabili gravi, i genitori di figli fino a 12 anni e di figli disabili gravi senza limite di età, le nuove regole prevedono la priorità di accesso alla misura. Tuttavia l’accesso deve essere gestito nel rispetto delle condizioni stabilite con accordi individuali o collettivi.