Eva Kaili, la carcerazione preventiva prolungata di altri 2 mesi
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Eva Kaili, la carcerazione preventiva prolungata di altri 2 mesi

Eva Kaili

La carcerazione preventiva della deputata Eva Kaili, accusata nell’ambito dell’inchiesta Qatargate, è stata prolungata ad altri due mesi.

Continuano le indagini da parte della magistratura belga sullo scandalo del Qatargate. Nella fase iniziale delle indagini gli inquirenti avevano individuato un gruppo “indeterminato e molto ampio” di politici colpevoli dei reati “di corruzione, operante all’interno di strutture europee con o senza legami con l’Unione Europea”.  

Del caso si è occupata anche la Procura di Milano con il quale, su delega del giudice istruttore di Bruxelles. In seguito a diverse perquisizioni è emersa anche la colpevolezza dell’ex deputato Antonio Panzeri e del suo ex collaboratore Giorgi.  

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Anche la deputata greca Eva Kaili si trova detenuta in carcere in seguito allo scandalo Qatargate. Kaili si trova attualmente presso il carcere di Haren. Il suo arresto risale al 9 dicembre scorso, alla luce dei risultati prodotti dall’inchiesta. Secondo quanto appreso recentemente, la carcerazione preventiva dell’eurodeputata ed ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili è stata prolungata ad altri due mesi.

Lo ha riferito la Procura federale belga in seguito all’udienza al Tribunale di Bruxelles indetta per discutere circa le misure cautelari a carico della politica greca. Recentemente i legali della donna avevano riferito che la loro assistista risulta essere sottoposta ad una condizione di “tortura” mentre si trova reclusa in carcere in Belgio.

La denuncia del legale della deputata

La denuncia dei legali dell’ex vicepresidente del Parlamento Ue: “È stata tenuta al freddo, non le è stato permesso di dormire e di lavarsi”. Lo ha riferito il suo stesso legale, Michalis Dimitrakopoulos. “Dal pomeriggio di mercoledì 11 gennaio al venerdì 13 gennaio Eva Kaili è stata messa in isolamento su decisione del giudice istruttorio. È stata tenuta per 16 ore in una cella di polizia, non in prigione, al freddo, le è stata negata una seconda coperta, hanno preso il suo cappotto, la luce era costantemente accesa, non permettendole di dormire, ha avuto le mestruazioni e non le è stato consentito di lavarsi“.  

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ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2023 15:00

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