Il Senato ha bocciato il regolamento europeo sul riconoscimento dei figli di coppie dello stesso sesso e l’adozione del certificato di filiazione.
La commissione Politiche europee del Senato ha bocciato la proposta di regolamento europeo per il riconoscimento dei diritti dei figli di coppie omosessuali e l’adozione di un certificato europeo di filiazione. L’Ue punta ad eliminare le discriminazioni tra bambini di coppie omogenitoriali o adottate rispetto a quelli nati da coppie eterogenitoriali.
La risoluzione della maggioranza è passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Tutte le opposizioni hanno votato no. Dopo lo stop a Milano alla registrazione dei figli di coppie dello stesso sesso, ora arriva la risoluzione del Senato. La reazione furiosa delle opposizioni che spiega che la decisione si riversa sulla tutela dei diritti esclusivamente dei minori.
La reazione delle opposizioni: “Destra ungherese”
Come chiarisce la senatrice dem Malpezzi, la proposta di regolamento Ue riguarda la tutela dei minori e il riconoscimento di filiazione in un tutti i paesi membri dell’Ue. «Parliamo del riconoscimento alla libera circolazione di due milioni di minori, che la maggioranza di governo con il voto di oggi, ha scientemente deciso di lasciare privi di tutela». Il regolamento lasciava inoltre gli stati liberi di legiferare sulla filiazione all’interno del proprio ordinamento.
“Si trattava di riconoscere uguaglianza e civiltà. Ormai siamo alla destra ungherese“, commenta il deputato del Pd Alessandro Zan. Anche l’eurodeputata dem Tenagli parla di vicinanza al confine ungherese e precisa che questa mossa discriminatoria nei confronti dei bambini non se la sarebbe aspettata da una premier donna e mamma.
Il M5S parla di «teatrino ideologico tipico del repertorio della destra» dicendo che la maggioranza ha battuto sul pericolo di maternità surrogata, materia non prevista da quel regolamento. Anche Avs critica la discriminazione dei bambini e propone il riconoscimento dei figli alla nascita anche delle famiglie arcobaleno. Mentre Magi segretario di +Europa commenta dicendo che «Il mondo va da una parte, Fdi va dall’altra».
