Ogni anno in Italia circa 65mila persone muoiono per ritardi nel primo intervento.
Il 24 marzo ad Roma, Marco Squicciarini, docente di Consulcesi e medico coordinatore dell’attività di formazione Blsd del ministero della Salute, ha riferito che in Europa 500 bambini perdono la vita ogni anno a causa del soffocamento, mentre in Italia questo avviene ad uno ogni 10 giorni, con 1.000 ospedalizzazioni legate a questi incidenti.
Squicciarini ha evidenziato come in oltre la metà dei casi sia presente un adulto non preparato ad intervenire con manovre di disostruzione.
Le parole dell’esperto
L’esperto e formatore in rianimazione cardiopolmonare ha dichiarato che ai giovani medici neo-laureati che cercano di inserirsi nel settore lavorativo viene richiesto il certificato Blsd come primo documento per iniziare a lavorare, nonostante questi corsi di formazione non siano previsti nella maggior parte dei casi nei piani extracurriculari e spesso non vengano riconosciuti i crediti esterni di chi ha conseguito la certificazione attraverso il 118 nazionale. Per questo motivo, l’esperto ha evidenziato la necessità di colmare questo gap anche con corsi Ecm.
Secondo l’esperto, sempre più persone, dai caregiver degli anziani ai genitori fino ai professionisti della salute, stanno comprendendo l’importanza di saper agire prontamente in situazioni emergenziali come l’arresto cardiaco o eventi di soffocamento. L’esperto ha ribadito l’importanza della buona conoscenza del Blsd per ogni tipo di assistenza, in particolare per anziani e bambini, che sono soggetti più esposti ad episodi di ostruzione delle vie aeree.
L’esperto ha concluso affermando che è fondamentale lavorare per colmare la mancanza di conoscenze partendo dai medici e operatori sanitari, che a loro volta possono contribuire a preparare genitori e caregiver alla gestione dell’emergenza.
