Respinta la richiesta di rilascio su cauzione del padre di Saman Abbas e resterà in carcere in Pakistan.
Il magistrato di Islamabad ha respinto l’istanza di rilascio su cauzione di Shabbar Abbas, il padre di Saman arrestato in Pakistan a novembre e per cui l’Italia ha chiesto l’estradizione. L’uomo accusato dell’omicidio della figlia resterà in carcere in Pakistan.
La Procura di Reggio Emilia accusa l’uomo dell’omicidio della figlia di 18 anni in concorso con altri quattro parenti tra cui sua moglie, la madre della vittima ancora latitante. Saman Abbas fu trovata morta a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio del 2021. Il movente dell’omicidio era stato il rifiuto da parte della giovane di un matrimonio combinato dalla famiglia.
La dichiarazione dello zio
Nei giorni scorsi lo zio di Saman, anche lui imputato, ha dichiarato di nuovo ai pm di non essere stato lui ad uccidere la nipote ma di aver soltanto accompagnato i cugini a seppellirla. Quella notte, afferma convinto lo zio, i genitori di Saman volevano uccidere anche lui. “Io penso che mi abbiano chiamato perché volevano uccidermi per il mio buon rapporto con Saman, io ero d’accordo sulla sua relazione con Saqib. Poi non so perché non mi hanno ucciso”, ha detto il 32enne, sotto processo a Reggio Emilia per il delitto insieme ai due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq e ai genitori di Saman.