Come viene eletto il papa: chi lo elegge, i tempi del conclave
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Direttore: Alessandro Plateroti

Come viene eletto il Papa? Ecco tutto ciò che accade prima della fumata bianca

Vaticano

Tutto quello che c’è da sapere sul Conclave: dove e come avviene la votazione per il nuovo pontefice della chiesa cattolica.

Per eleggere un nuovo pontefice, i cardinali giunti a Roma devono seguire diversi rituali per poi essere chiusi a chiave dentro la Cappella Sistina in cui viene montato il comignolo che viene utilizzato per annunciare ai fedeli l’avvenuta elezione del papa, anche se questo passaggio può richiedere diversi giorni.

Chi vota il Papa

Innanzitutto, non tutti i cardinali possono votare: possono partecipare alle votazioni solo i cardinali elettori che non hanno compiuto 80 anni fino al giorno prima dell’inizio della sede vacante. Ad esempio, per la votazione di papa Francesco hanno preso parte al Conclave 115 cardinali.

Nelle votazioni odierne il voto può essere espresso solo per scutinium e l’elezione del nuovo papa avviene quando si raggiunge una maggioranza qualificata di due terzi dei votanti. Se dopo 33 votazioni non si è scelto ancora un nome con la maggioranza, allora si passa al ballottaggio dei due cardinali che durante l’ultimo scrutinio hanno preso più voti, loro saranno gli unici due a non poter votare e anche in questo caso serve la maggioranza dei due terzi.

Basilica di San Pietro, Città del Vaticano
Basilica di San Pietro, Città del Vaticano

Elezione del Papa:come avviene lo scrutinio

Durante la prima giornata di votazioni è previsto un solo scrutino, mentre nei giorni successivi ce ne saranno quattro: due la mattina e due nel pomeriggio. L’elezione deve seguire tre fasi:

Antescutinium, in questa fase si scelgono a sorte tre scrutatori, tre preposti alla raccolta dei voti dei cardinali infermi e tre revisori. In seguito vengono consegnate le schede in cui si scrive il nome del candidato, infine, chi non può partecipare alla votazione lascia la Cappella Sistina e la porta viene chiusa a chiave;

Scutinium: in questa fase avviene il voto in completa segretezza, il cardinale si dirige verso l’altare e dopo aver posato la scheda piegata su un piattino, fa un giuramento e poi inserisce il cartoncino dentro l’urna. Una volta eseguito lo spoglio tutte le schede contenenti il voto vengono legate con uno filo;

Post scrutinium: se non è stato raggiunto il quorum si procede con la seconda votazione e poi le schede di entrambe le votazioni vengono bruciate nella stufa posta al centro della Cappella. Nel caso in cui la votazione è negativa con le schede viene bruciato anche un pezzo di legno per produrre la fumata nera, se invece si ottiene un nome, allora al prescelto si chiede il consenso di accettare l’incarico e in caso positivo si procede con la fumata bianca.

A questo punto il neo papa passa per la “stanza delle lacrime“, indossa gli abiti papali e in seguito viene intonato il Te Deum che mette fine al Conclave; in seguito dalla loggia centrale di San Pietro il cardinale protodiacono pronuncia le parole Habemus papam e poi il nuovo papa da la benedizione Urbi et Orbi.

Come nasce il Conclave?

Per trovare l’origine di questa usanza si deve andare nella Viterbo del 1270. L’allora sede pontificia era bloccata nella scelta di un nuovo papa; da qui si decide di rinchiudere sotto chiave i cardinali elettori nella sala del palazzo arcivescovile di Viterbo pensando che questa forzatura li avrebbe costretti ad arrivare ad una scelta rapida.

Le cose andarono diversamente, perché il primo Conclave – dall’espressione clausi cum clave – durò circa tre anni. Da quel Conclave venne eletto papa Gregorio X e durante il Concilio di Lione del 1274 venne redatta la Costituzione apostolica, che regolamentava l’isolamento obbligatorio dei cardinali durante l’elezione istituendo di fatto il Conclave.

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ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2025 10:22

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