Nelle buste paga arriva il bonus contributi, uno sgravio fiscale previsto dalla legge di Bilancio 2023 per i redditi più bassi.
Alcuni lavoratori nell’anno 2023 vedranno una maggiorazione in busta paga. Si tratta del bonus contributi previsto dalla legge di bilancio, uno sgravio fiscale per alcuni contribuenti, coloro che percepiscono di meno, comprende anche la tredicesima, per permettere loro di pagare meno tasse. Il valore del bonus dipende dallo stipendio percepito.
Lo sgravio fiscale del bonus contributi è previsto per chi percepisce meno di 2.692 euro. In questo modo i lavoratori avranno una percentuale del netto più alta. In condizioni normali, la quota tassata in busta paga è pari al 9,19% per i lavoratori dipendenti in ambito privato e all’8,80% per quelli nel settore pubblico. Il restante in carico dei datori di lavoro: il 23,81% per il privato e il 24,20% per il pubblico.
Quanto vale l’agevolazione
Il bonus è stato varato lo scorso anno e riconfermato con la scorsa manovra fiscale in modo quasi identico ma aumenta al 3% per chi è al di sotto della soglia dei 1.923 euro mensili, ovvero 25mila euro annui. Chi percepisce un reddito tra i 1923 e i 2.692 euro vedrà ridursi i contributi del 2% ovvero avere 53,84 euro in più al mese. Chi invece ha uno stipendio inferiore a 1923 euro avrà 57,69 euro in più al mese.
Non si tratta di un importo elevato e molti forse ancora non ci hanno fatto caso dato che è da molti mesi già in busta paga. La misura era stata promossa dal governo Draghi e confermata dal governo Meloni per alleggerire i lavoratori dalle spese fiscali. Questo bonus però avrà conseguenze sull’Irpef. Se la quota di contributi si riduce, quindi, ne risulterà un incremento dell’Irpef, in quanto la quota imponibile su cui verrà applicata l’aliquota è più alta.
