La Finlandia è ufficialmente entrata nella Nato e subito Mosca ha minacciato contromisure e una nuova escalation.
Da ieri la Finlandia è entrata a far parte ufficialmente della Nato diventando il 31esimo stato a far parte dell’Alleanza Atlantica. Con l’entrata del paese scandinavo si è raddoppiato il confine tra paesi Nato e la Federazione russa, la più grande preoccupazione del Cremlino. Infatti, Mosca ha già minacciato una reazione a questo allargamento dell’alleanza occidentale ai suoi confini.
Come ha sottolineato il segretario di Stato americano Antony Blinken, Putin con la sua invasione dell’Ucraina ha innescato esattamente ciò che aveva cercato di evitare. L’entrata della Finlandia nella Nato è vista da Mosca come una “violazione della nostra sicurezza e dei nostri interessi nazionali” e questo aggrava la situazione, secondo quanto riferisce il portavoce del Cremlino Peskov.
“Verranno prese contro-misure”
“Osserveremo attentamente ciò che accadrà in Finlandia, come la Nato sfrutterà il territorio finlandese in termini di posizionamento di armi e sistemi infrastrutturali che saranno vicini ai nostri confini e potenzialmente ci minacceranno. Saranno prese misure sulla base di questo”, ha aggiunto. Mentre per il ministro della Difesa Shoigu questo allargamento “crea il rischio di una significativa espansione del conflitto, ma non influirà sull’esito dell’operazione speciale“.
La Finlandia condivide una frontiera orientale di 1.340 km e se la Russia dovesse sconfinare e invadere il paese scandinavo, secondo l’articolo 5 della Nato, tutti i paesi membri interverrebbero in suo aiuto. Una protezione condivisa dall’80% dei cittadini finlandesi che hanno spinto per l’entrata sotto l’ombrello atlantico.
Il Cremlino ha affermato che la Russia è stata costretta a prendere contromisure per garantire la propria sicurezza, a livello tattico e strategico.
