La pressione fiscale ha comportato nel quarto trimestre del 2022 un peggioramento del potere d’acquisto degli italiani.
Con un tasso inflazionistico e un continuo rialzo dei prezzi dei beni di consumo, il carrello della spesa delle famiglie italiane pesa sempre meno. I dati dell’Istat registrano nell’ultimo trimestre, un elevato calo del potere d’acquisto, che si attesta al 3,7%.
I dati del quarto trimestre 2022
Commentando i dati trimestrali sul reddito e il risparmio delle famiglie del quarto trimestre del 2022, l’Istituto nazionale di statistica rileva una crescita del reddito disponibile delle famiglie dello 0,8%, insieme ad una crescita dei prezzi al consumo che ha comportato una significativa diminuzione del potere d’acquisto del 3,7%.
“La tenuta della spesa per consumi finali (+3% in termini nominali) si è quindi accompagnata ad una marcata flessione del tasso di risparmio”, afferma l’Istat. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno, la pressione fiscale è stata pari al 50,5%, in riduzione di 1 punto percentuale rispetto all’anno precedente.
Il rapporto deficit/Pil è peggiorato di 0,7 punti percentuali, spiega l’istituto sui dati emersi dai conti trimestrali delle Amministrazioni Pubbliche. Infatti, in questo periodo, l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari a -5,6%, mentre migliorano di 0,5 punti percentuali l’indebitamento al netto degli interessi passivi, con un’incidenza sul Pil del -0,7%. Il saldo corrente è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,3%, rispetto al 3,2% del quarto trimestre del 2021.