L’impatto della possibile messa al bando dei monopattini elettrici in sharing e le eventuali soluzioni per affrontare i problemi.
I monopattini elettrici, sempre più diffusi nelle città europee, suscitano dibattito e controversie, con problemi legati a incidenti, parcheggi selvaggi e utilizzo improprio. La recente decisione della Francia di vietare il noleggio di monopattini in sharing solleva interrogativi anche sull’Italia, dove la situazione è altrettanto problematica. Nel 2021 gli incidenti coinvolti monopattini sono stati 2.101, contro i 564 dell’anno precedente, e il numero di morti continua ad aumentare.
Se l’Italia seguisse l’esempio francese, tra i vantaggi ci sarebbero un miglioramento della viabilità e della sicurezza sulle strade e marciapiedi, oltre alla riduzione degli utilizzi impropri. Tuttavia, ciò avrebbe conseguenze negative per coloro che usano i monopattini responsabilmente, per i dipendenti delle aziende di sharing e per le stesse aziende produttrici. Inoltre, l’ambiente potrebbe risentirne, dato che i monopattini elettrici rappresentano un’opzione di trasporto ecologica e contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra, il traffico e la congestione urbana.
Le alternative al divieto
In alternativa al divieto, si potrebbero introdurre regole chiare per l’uso dei monopattini, come proposto dall’Aci: omologazione dei veicoli, regole omogenee, targa di riconoscimento, uso obbligatorio del casco, formazione e obbligo d’assicurazione per i mezzi più potenti. L’introduzione di una targa e un’assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi potrebbe contribuire a rendere strade e marciapiedi più sicuri senza privare i cittadini di un servizio utile.
Altre possibili soluzioni potrebbero includere la creazione di aree dedicate per il parcheggio dei monopattini, l’implementazione di sistemi di controllo della velocità e la promozione di campagne di sensibilizzazione sull’utilizzo responsabile di questi mezzi. È fondamentale stabilire regole precise sull’utilizzo e sulla circolazione di questa nuova forma di micromobilità urbana in crescita, per coniugare sicurezza, sostenibilità e praticità, garantendo al contempo un servizio efficace e rispettoso dell’ambiente e delle esigenze dei cittadini.