Scarlattina e streptococco in Italia: i casi stanno aumentando
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scarlattina e streptococco in Italia: i casi stanno aumentando

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“Importante attuare trattamento immediato” sui casi di scarlattina e streptococco, avverte il Ministero della Salute.

Già nei primi mesi del 2023, in Italia si è registrato un rialzo delle infezioni da streptococco di gruppo A e di scarlattina, soprattutto nei bambini e nei ragazzi under 15. Negli ultimi giorni il Ministero della Salute, ha invitato a intensificare le misure di sorveglianza e a fornire adeguata comunicazione, anche se “il rischio di malattia invasiva è ancora basso”.

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In diversi Paesi europei – tra cui Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito – nel corso del 2022 erano stati registrati alcuni casi di streptococco di gruppo A (iGAS) e in alcuni casi anche di scarlattina. Adesso l’andamento sembra preoccupare anche in Italia, dove le infezioni sembrano espandersi soprattutto fra i giovanissimi.

Quali sono i sintomi?

L’infezione da streptococco di gruppo A causa comunemente forme lievi di malattia come tonsillite, faringite e scarlattina. Considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, può colpire però anche bambini più piccoli.

In rari casi i batteri GAS possono causare un’infezione grave nota come malattia invasiva da GAS (iGAS)”, come spiega il ministero della Salute segnalando che “i bambini reduci da infezioni virali come la varicella o l’influenza sono a maggior rischio di sviluppare un’infezione da iGAS”. Tuttavia, al momento i rischio di infezioni invasive è considerato basso, visto che “i casi segnalati non sono causati da un nuovo ceppo e che la malattia è facilmente curabile con antibiotici”.

L’importanza di intervenire tempestivamente

E’ fondamentale il riconoscimento precoce della malattia con conseguente trattamento tempestivo. In particolare, “è importante che le infezioni correlate a GAS, quali faringotonsilliti e scarlattina, siano identificate e trattate tempestivamente con antibiotici per ridurre il rischio di potenziali complicanze, come iGAS, e ridurre la trasmissione successiva”.

Le infezioni iGAS possono presentarsi inizialmente con febbre, stanchezza generale e perdita di appetito. I bambini possono avere una rapida progressione verso una forma di malattia grave: in questo caso rivolgetevi subito ad un medico.

I casi in aumento

Anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (Sita), ha confermato il recente aumento di infezioni invasive da Streptococco betaemolitico di tipo A, “che possono portare ad amputazioni e ricoveri in terapia intensiva”.

Si tratta di batteri che spesso vengono portati in famiglia dai bimbi che lo prendono a scuola, manifestandosi con la classica faringite. “Possono diventare invasivi, spesso hanno diagnosi tardive, bisogna sensibilizzare a non sottovalutarlo”.

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ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2023 16:23

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