Una sparatoria davanti alla sinagoga di Djerba ha provocato 4 morti e 10 feriti tra i fedeli incluso un cittadino francese.
Nella serata di martedì 9 maggio, una guardia di sicurezza ha aperto il fuoco sull’isola di Djerba, in Tunisia, per motivi ancora ignoti davanti alla sinagoga di Ghriba dove si stava tenendo l’annuale pellegrinaggio ebraico. Il bilancio finale è di 4 morti, incluso l’assalitore e 10 feriti tra cui due visitatori di cui un cittadino francese.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, un membro della Guardia nazionale ha ucciso un suo collega con l’arma di servizio, poi ha cercato di entrare nella sinagoga e ha iniziato a sparare contro le unità di sicurezza sul luogo, che hanno risposto al fuoco.
I morti dunque sono lo stesso assalitore, un altro militare e due civili – fra i quali un cittadino francese. I feriti sarebbero almeno dieci. Il ministero dell’Interno tunisino ha dichiarato la messa in sicurezza sia all’interno che all’esterno della sinagoga. Le motivazioni dell’attacco sono ancora da scoprire ma si esclude l’ipotesi di terrorismo.
Il luogo della sparatoria
La sparatoria è avvenuta davanti alla sinagoga nell’isola tunisina dove si trova una delle più antiche comunità ebraiche del Mediterraneo, ben integrata in un Paese a maggioranza musulmana. Il pellegrinaggio in corso in queste ore attrae ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Per accedervi bisogna sottoporsi a vari controlli di sicurezza, soprattutto dopo che nel 2002 il luogo fu oggetto di un sanguinoso attentato poi rivendicato dall’ala locale di Al Qaida: un camion fu fatto esplodere all’ingresso dove morirono 20 persone.