Il reporter sarebbe rimasto ucciso da un bombardamento vicino a Bakhmout, Ucraina.
L’agenzia francese France Presse si stringe intorno alla famiglia di Arman Soldin, reporter ucciso ieri in Ucraina. La notizia è stata diffusa dalla stessa agenzia tramite il loro account Twitter. “È con profondo dolore che dobbiamo annunciare che il nostro reporter Arman Soldin è stato ucciso oggi nei pressi di Bakhmout, in Ucraina. I nostri pensieri vanno alla famiglia e ai parenti“.
La dinamica della tragedia
Arman Soldin, 32 anni, è stato colpito in pieno da un razzo partito da un lanciatore Grad alle 16:30, ora locale, di ieri 9 maggio. Il team Afp, di cui faceva parte Soldin, era insieme ad un gruppo di soldati ucraini. Tuttavia, gli altri membri del gruppo, soldati e reporter tutti, sono rimasti illesi.
Il presidente di France Presse, Fabrice Fries, commenta: “L’intera agenzia è devastata dalla perdita di Arman. La sua morte ci mette in guardia dai rischi e pericoli che corrono i giornalisti che stanno coprendo la guerra in Ucraina“.
Chi era Arman Soldin? L’ultima vittima tra i giornalisti
Nato a Sarajevo ma di nazionalità francese, Soldin aveva iniziato a lavorare presso gli uffici di Afp di Roma nel 2015, per poi trasferirsi a Londra. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022, Soldin era stato scelto come membro del team in partenza per documentare il conflitto.
Inoltre, da settembre 2022 si era trasferito in Ucraina e aveva l’incarico di coordinatore del team televisivo, con continui spostamenti in tutto il Paese. Fino ad ora, sono 11 i giornalisti uccisi nel corso della guerra in Ucraina. Recentemente, inoltre, un giornalista italiano di La Repubblica è rimasto ferito durante un attacco da parte di un drone russo.
“Il lavoro di Arman inglobava tutto quello che ci rende fieri dei nostri giornalisti in Ucraina“, commenta Phil Chetwynd, direttore del notiziario Afp. Inoltre, vi è il commento di Christine Buhagiar, direttrice della Afp Europa. “Era un giornalista pieno di energia, coraggioso ed entusiasta, pronto sempre a lavorare nei posti e nelle situazioni più difficili“.
