Secondo un’indagine della Lilt sul fumo, gli italiani bruciano ogni anno uno stipendio intero per l’acquisto di sigarette.
In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, si torna a fare il punto sull’abitudine del fumo, precisando che questo resta una delle cause maggiori di morte. Questa giornata resta uno dei focus per la prevenzione oncologica della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), che ha condotto un’indagine sui dati attuali che riguardano i fumatori italiani.
I dati sui fumatori lombardi
Secondo i dati raccolti dalla LILT, in Lombardia i fumatori sono per la maggior parte donne (57%, con età compresa tra i 55 e i 70 anni), e circa il 70% ha tentato di smettere almeno una volta. Inoltre si registra anche che la spesa media per fumo e svapo brucia ogni anno circa uno stipendio medio di un lombardo.
Marco Alloisio, presidente di LILT Milano Monza Brianza, spiega che “i nuovi prodotti del mercato del tabacco incuriosiscono e fanno tendenza”, riferendosi soprattutto dei dispositivi usa e getta addirittura dilagano.
Inoltre, emerge che l’aumento dei divieti di fumo e del prezzo dei prodotti si rivelano come “le due strategie più efficaci per incidere sui consumi”. Sono 7 giovani su 10 ad essersi dichiarati disponibili a smettere di fumare se ci fosse un divieto.
Da un’indagine sulle scelte e i modelli di consumo dei fumatori, su un campione di 1.450 fumatori lombardi con età compresa tra i 18 e i 70 anni, si registra una leggera diminuzione dei fumatori tradizionali (dal 37 al 33%) e a un aumento di chi utilizza in forma prevalente (più 2%) o combinata (più 4%) dispositivi elettronici.
La sfida contro il fumo
Per la LILT, “la Giornata Mondiale Senza Tabacco è uno dei capisaldi del programma annuale di prevenzione oncologica”, come dichiara il presidente Francesco Schittulli. L’obiettivo è di far prendere coscienza soprattutto ai ragazzi dell’evoluzione del consumo del tabacco, per riuscire a calibrare “le future iniziative per contrastare questo fenomeno”.
Il fatto che ben il 70% di fumatori ha tentato almeno una volta a smettere, spinge la Lega a voler “intercettare e di accompagnare con l’adeguato supporto tutte le persone che dimostrano la volontà di smettere”.