Fabio Barchiesi: “Sinergia di filiera per il digitale e la sostenibilità: ecco i nostri piani"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Fabio Barchiesi: “Sinergia di filiera per il digitale e la sostenibilità: ecco i nostri piani”

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Fabio Barchiesi sulle sfide di Cassa Depositi e Prestiti per il sostegno alle filiere.

L’economia italiana ha affrontato con successo le sfide derivanti dalla pandemia, dalle tensioni geopolitiche e dalle interruzioni nelle catene di fornitura. Tuttavia, persistono difficoltà legate alle dimensioni ridotte delle aziende italiane, che offrono sia vantaggi in termini di agilità sia svantaggi per la realizzazione di investimenti rilevanti. L’adozione di un approccio basato sulle filiere può fornire la massa critica necessaria per superare tali ostacoli, motivo per cui Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha prioritizzato il sostegno alle filiere strategiche. Fabio Barchiesi, responsabile coordinamento e implementazione piano e iniziative strategiche di CDP, spiega dettagliatamente la strategia adottata dall’istituzione finanziaria in questo ambito.

Fabio Barchiesi: “Necessario individuare quali sono le opportunità da cogliere in questo contesto storico”.

In una recente intervista rilasciata a La Repubblica, Fabio Barchiesi spiega quali interventi di efficientamento avrebbero bisogno le più importanti filiere italiane: “Prima di tutto è necessario individuare quali sono le opportunità da cogliere in questo contesto storico. Fra tutte, sicuramente la trasformazione digitale dei settori industriali e il cambiamento del paradigma di produzione verso un modello sostenibile e circolare sono le principali. Partendo da questi obiettivi, sarà quindi cruciale potenziare le sinergie e il coordinamento tra imprese. Una maggiore integrazione lungo la filiera, con la condivisione di risorse e informazioni tra imprese, può migliorarne la resilienza e favorire i processi di reshoring e nearshoring. Inoltre, le transizioni digitale e “green” richiedono entrambe una condivisione maggiore rispetto al passato di informazioni tra i diversi attori a monte e a valle delle filiere. L’obiettivo deve essere quello di massimizzare il ritorno degli investimenti nell’utilizzo strategico dei dati relativi a produzione e consumo, e, nel caso della sostenibilità ambientale, anche l’accountability nei confronti del mercato”.

Fabio Barchiesi spiega come il tessuto produttivo italiano sia caratterizzato da una elevata frammentazione verticale delle catene di fornitura, che si traduce in una netta prevalenza di micro e piccolissime imprese. La ridotta dimensione d’azienda, secondo Barchiesi, ha delle ripercussioni sulla competitività e sull’efficienza dell’intero sistema produttivo nazionale: imprese di minori dimensioni, infatti, presentano strutturalmente più limiti nella capacità di investimento, ricerca e innovazione. Partendo da questa premessa e dal fatto che sicuramente il contesto storico di riferimento è mutato per via dell’emergenza Covid e del conflitto Ucraina-Russia, rimangono due sfide da affrontare: la transizione energetica e la crescita del digitale. Barchiesi: “Fondamentali, in questo contesto sono la razionalizzazione degli iter burocratici, il rafforzamento delle competenze manageriali e tecnologiche e lo sviluppo del comparto logistico che interessa l’ecosistema in questione. Quindi, un forte coordinamento strategico con gli attori delle filiere di appartenenza e la crescita dimensionale delle aziende diventano fattori imprescindibili per il futuro del tessuto produttivo italiano”.

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Fabio Barchiesi: “Il piano 2022-2024 del gruppo CDP individua fra i suoi principali obiettivi il supporto alle imprese in tutte le fasi del loro ciclo di vita”.

Gli obiettivi di Cassa Depositi e Prestiti in questo contesto sono tre: sostegno alla crescita dimensionale delle imprese, consolidamento e promozione del posizionamento nazionale ed europeo all’interno delle catene globali del valore e supporto all’export e all’internazionalizzazione. Fabio Barchiesi a tal proposito cita il piano strategico di Cassa Depositi e Prestiti: “Il piano 2022-2024 del gruppo CDP individua fra i suoi principali obiettivi il supporto alle imprese in tutte le fasi del loro ciclo di vita, mobilitando capitali propri e attivando capitali di terzi, confermando e rafforzando la propria missione di istituto promozionale di sviluppo con ruolo chiave nei settori strategici del Paese”.

Cassa Depositi e Prestiti vuole intervenire nel contesto sopra delineato con importanti sinergie con i principali attori istituzionali nazionali, europei e privati. Fabio Barchiesi, a tal proposito, cita alcune delle partnership già concluse da CDP, come quella con il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e il sistema bancario per il lancio del nuovo bando sui contratti di filiera nel settore agroalimentare e agro-energetico, e il programma Basket Bond da 200 milioni lanciato nel 2021 insieme a UniCredit ideato per finanziare i piani di sviluppo in Italia e all’estero delle imprese appartenenti alle filiere strategiche dell’economia italiana.

Fabio Barchiesi: “CDP vuole continuare a investire capitali per consentire la crescita dimensionale delle imprese”.

Cassa Depositi e Prestiti, al fine di individuare le filiere e le imprese su cui intervenire, ha considerato da una parte quei settori che storicamente svolgono un ruolo centrale per l’economia italiana, garantendone prestigio e riconoscibilità sui mercati internazionali, e dall’altra quelle filiere che intercettano veri e propri fenomeni trasformativi emergenti, cruciali per il raggiungimento degli obiettivi chiave legati alla transizione energetica e a quella digitale. Fabio Barchiesi: “Le filiere che abbiamo individuato, pur riferendosi ai comparti industriali con particolare vocazione all’export e all’internazionalizzazione, includono i servizi connessi alle attività di produzione, da quelli a monte (es. R&d, design), a quelli a valle (es. distribuzione, marketing, commercializzazione, supporto al cliente), e infine a quelli più trasversali, che intervengono lungo tutta la catena del valore (es. servizi finanziari e logistici)”.

Fabio Barchiesi conclude l’intervista spiegando come è cambiata la strategia di intervento di CDP alla luce del mutato scenario nel commercio internazionale: “Pensiamo che sia necessario continuare a investire capitali per consentire la crescita dimensionale delle imprese, consolidare e promuovere il posizionamento nazionale ed europeo nelle catene globali del valore e sostenere l’export e l’internazionalizzazione. Nel contesto attuale, infatti, Cassa può intervenire secondo criteri di addizionalità e complementarità, come delineato dal piano strategico 2022-2024, per contribuire a colmare il gap di investimenti e finanziamenti in settori e territori in cui gli operatori non riescono a mobilitare volumi adeguati di risorse e promuovere investimenti negli ambiti che richiedono una capacità di commitment sul lungo periodo, soprattutto nei segmenti ad alta tecnologia e innovatività, agendo da catalizzatore di risorse di altri investitori. Lavoriamo anche per favorire l’individuazione e il finanziamento di progetti di sviluppo di aziende leader di filiera, promuovere il consolidamento di ecosistemi produttivi; favorire la nascita e crescita di startup, anche attraverso l’attività di venture building, ovvero la creazione di società innovative che possano portare valore all’intera filiera di riferimento e rispondere a specifici fabbisogni delle aziende facenti parte della stessa”.

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ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2024 9:41

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