La piccola di cinque anni è svanita da quasi 5 giorni. Arriva una testimonianza, ma le voci sono tante.
Sulla vicenda di Kata, la bambina scomparsa a Firenze da sabato, spunta un possibile testimone chiave. Quest’ultimo afferma di aver visto un uomo prendere per la mano e portare via Kata mentre questa stava giocando nel cortile dell’ex hotel Astor del capoluogo toscano. “L’ho vista trascinare via verso il palazzo a fianco“, queste le parole che avrebbe detto alle autorità. Ombre si estendono sulle vendette di bande di latinos, ma non è stato escluso nulla.
Continuano a non esserci tracce
Il tempo scorre e non si hanno notizie della piccola Katal. Le ricerche non si sono mai interrotte: i vigili del fuoco hanno utilizzato droni e termocamere, che permettono di individuare la presenza umana a distanza. Il sequestro è l’ipotesi che prende sempre più forma, ma chi potrebbe essere il responsabile e soprattutto, quale sarebbe il motivo dietro questo gesto?
Il fratellino di Kataleya, di soli 8 anni, ha raccontato di alcuni uomini che si sono avvicinati a loro con dei palloncini mentre giocavano insieme. Si sarebbero avvicinati con dei palloncini, “e poi Kata è sparita“. Ma il caso si infittisce, dato che dalle telecamere non si vede alcun palloncino.
Le indagini delle autorità
Ieri sono stati eseguiti ulteriori sopralluoghi da parte dei carabinieri, anche con l’ausilio delle unità cinofile, nel palazzo e nelle strutture vicine dopo che lo zio e il fratellino di Kata sono stati convocati come testimoni in tribunale. L’obiettivo era quello di trovare eventuali indizi sulla posizione in cui Kata potrebbe essere stata nascosta.
Il blitz nell’ex Astor ha avuto una durata di circa un’ora e mezza e alla ricerca si è unita Christine Von Borries, la pm della Dda fiorentina che si occupa del caso di presunto rapimento a scopo estorsivo, insieme al collega Giuseppe Ledda. Stando alle parole di un parente della piccola, gli agenti “entrano a vedere dentro gli alloggi“.
Le testimonianze dei bambini
I bambini sono fondamentali per la ricerca in corso, poiché si sta cercando di capire se l’amica con cui Kata giocava ha visto qualcosa. Quest’ultima è l’ultima persona a cui è stata vista. I vigili del fuoco si sono uniti ai militari del nucleo investigativo dell’Arma per indagare nel vicolo che separa l’ex hotel Astor, dove Kata vive, e il palazzo adiacente. Questo vicolo segreto è una sorta di labirinto di costruzioni, muretti e garage non ufficiali che i bambini dei due edifici utilizzerebbero per passare dall’un lato all’altro.
I carabinieri di Firenze commentano: “Le ispezioni, che per la concomitante presenza di giornalisti hanno trovato vasta eco sui mass media, hanno sortito esito completamente negativo“. Dunque, sembra che le voci che ipotizzavano la presenza della base dei rapitori in quell’edificio siano state smentite.
La zia di Kata: “Abbiamo una speranza”
Elisa Suarez, la zia della piccola scomparsa, ha affermato: “Abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede. I carabinieri” – continua – “non ci hanno detto ancora nulla di come stanno avanzando le indagini, ma stanno lavorando e vogliono avere la certezza prima di dirci qualcosa“.
In seguito, la donna ha discusso dello stato di salute della madre della bambina scomparsa. La donna, ieri, ha ingerito della candeggina ed è stata ricoverata in ospedale. “Sta male, ma ora è stabilizzata in ospedale“. Intanto, il padre di Kata è stato scarcerato: era in prigione da 3 mesi per reati contro il patrimonio.