La decisione della seconda moglie di Berlusconi riguarda Milano 2, costruita dall’ex premier all’inizio della carriera edile.
Il fenomeno del caro affitti che ha suscitato molte discussioni tra i milanesi si estenderà presto anche a Milano 2, la città satellitare costruita all’inizio della carriera di Silvio Berlusconi. Tuttavia, non sono le società del defunto Cavaliere a dare il via a un nuovo aumento dei canoni. È Veronica Lario (nome d’arte di Miriam Bartolini), la seconda moglie di Berlusconi, a voler aumentare gli affitti.
Il bilancio 2022 depositato da Il Poggio srl
Questa idea della seconda moglie dell’ex premier è espressa chiaramente nel bilancio 2022. Il bilancio è stato presentato alla Camera di Commercio di Milano dalla Il Poggio srl, la società immobiliare di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, i figli di Veronica Lario. La società possiede due palazzi a Milano 2, chiamati “Palazzo Canova” e “Palazzo Borromini”, affittati a privati e aziende da molti anni. Nel 2022, il bilancio della società ha riportato una perdita di 200.909 euro, cifra significativa.
Questa perdita è stata causata dall’ammontare “di alcuni canoni di locazione per i quali si intende procedere a una rinegoziazione“. Si cerca, infatti, di contrattare nuovamente sui mutui che pendono su Il Poggio srl per un totale di 32, 5 milioni di euro. Ecco spiegato il futuro innalzamento degli affitti in quella zona di Milano 2, che si estenderà inevitabilmente al resto dell’insediamento urbano.
Il patrimonio di Veronica Lario
Secondo quanto dichiarato dalla Cassazione, Il Poggio srl possedeva un patrimonio immobiliare di circa 80 milioni di euro che costituiva una parte significativa del patrimonio complessivo della Lario, stimato intorno ai 300 milioni di euro. Questo patrimonio comprendeva anche altri immobili, tra cui una casa milanese acquistata per 1,5 milioni di euro, gioielli, liquidità e investimenti finanziari.
Le decisioni della Corte d’appello di Milano erano state contestate dai legali di Veronica, i quali avevano richiesto un aumento dell’assegno di mantenimento mensile, passando da 1,4 a 3,6 milioni di euro. Inoltre, nella causa, sono stati elencati tutti i disagi subiti da Veronica Lario dopo la separazione.
Cosa prevedeva il risarcimento?
Nell’elenco lungo del possibile risarcimento erano inclusi 12 dipendenti a sua disposizione e 25 addetti alla sicurezza per proteggere la sua casa e la sua persona. Inoltre, erano previsti una palestra interna con un personal trainer a sua disposizione e soldi in contanti per le spese quotidiane.
Inoltre, erano compresi voli di linea in “classi massime” e su aerei privati di Finivest, insieme viaggi intercontinentali a spese del marito. Le destinazioni erano molte: Polinesia, Fiji, Cambogia, Nuova Zelanda, Brasile, Siria e molte altre. Oltre a “lunghe crociere ai Caraibi a bordo della imbarcazione Morning Glory posseduta dal marito attraverso la Morning Glory Yachting Lyd con sede nelle Bermuda“.