Scoperte 16 fosse comuni in Kenya: all’interno, 336 corpi dei seguaci del predicatore Mackenzie riesumati.
Gli investigatori della squadra omicidi keniana hanno scoperto nella foresta di Shakahola, in Kenya, altre 16 fosse comuni dove si pensa siano sepolti i seguaci della cosiddetta “setta del digiuno”. Altri 94 corpi erano già stati riesumati nel terreno di proprietà del predicatore Paul Mackenzie, che invitava i suoi seguaci ad astenersi da cibo e bevande “per poter incontrare Gesù in paradiso”.
Il ritrovamento delle fosse comuni
Con le ultime fosse comuni, scoperte dalla polizia a tre chilometri di distanza dalla casa del controverso pastore Mackenzie, i corpi rinvenuti sono complessivamente 336. Si attende però prima l’autopsia sui 94 cadaveri riesumati prima di far scavare per riportare alla luce le nuove vittime.
Il Ministro degli Interni keniano, Kithure Kindiki, ha dichiarato infatti che la quarta fase di esumazione inizierà subito dopo i risultati delle autopsie, assicurando che il governo riesumerà tutti i corpi a Shakahola.
“Ci sono ancora molte fosse comuni e dobbiamo finire il lavoro. Non importa quante persone abbiamo perso. Forniremo le statistiche complete, non nasconderemo la verità e non lasceremo nessuno morto in quella foresta maledetta”, ha affermato il ministro.
Cos’è la setta del digiuno?
Gli adepti della “setta religiosa del digiuno” mette in pratica i precetti di Paul Mackenzie Nthenge, il sedicente pastore – ora sotto custodia nelle celle della stazione di polizia di Malindi – secondo cui bisognava smettere di mangiare e morire di stenti “per vedere Gesù”.
Fondatore della chiesa ‘Good News International’, predicava il digiuno inducendo i suoi seguaci a morire d’inedia, dopo aver sottratto loro ricchezze e beni materiali. Intere famiglie, con adulti e bambini, vivevano di preghiere e digiuni spirituali, disposti anche a morire denutriti e asfissiati, in nome della setta di Mackenzie.