Anche Zuckerberg lancia il suo software di intelligenza artificiale, entrando in gara con Google e OpenAI. Llama 2 è open source e gratuito: vediamo come funziona.
E’ l’intelligenza artificiale la nuova frontiera di scontro tra i big dell’industria tecnologica. All’evento annuale di Microsoft per i suoi clienti, il 18 luglio 2023, è stato presentato Llama 2, il nuovo software AI di Meta, realizzato in collaborazione con l’azienda fondata da Bill Gates. Con questo nuovo “assistente virtuale”, si inasprisce la gara per il dominio nel settore, già combattuta tra ChatGpt di OpenAI e il neonato Bard di Google.
Cos’è Llama 2
Il software lanciato dall’azienda di Mark Zuckerberg si presenta come un “nuovo modello linguistico open source gratuito”. Ciò significa che, a livello di interfaccia e di utilizzo, non dovrebbe essere molto diverso dai suoi concorrenti ChatGpt e Bard.
Si tratta infatti di una chatbox, alla quale si accede dai siti di Meta, Microsoft Azure, Windows, Hugging Face e Amazon Web Services, e nella quale l’utente può digitare le sue richieste, ricevendo così le risposte elaborate dall’intelligenza artificiale generativa. Più si interagisce con la “macchina” e più lei impara, rendendo i suoi feedback più precisi.
Zuckerberg promette però una grande differenza rispetto agli altri sistemi. Llama 2 è open source e gratuito, ossia permette a chiunque di accedere al codice e ai dati che impiega per funzionare – al momento tuttavia il sito non è ancora aperto a tutti, ma ci si può mettere già in lista d’attesa. Tale scelta, secondo le parole del fondatore di Meta riportate da Fanpage.it, “promuove l’innovazione, perchè consente ad un numero maggiore di sviluppatori di lavorare con le nuove tecnologie”.
“Quando i software sono aperti, più persone possono studiarli per identificare e risolvere potenziali problemi” continua. L’idea è insomma quella di mettere a disposizione un sistema democratico e dove prevalga la collaborazione, puntando al perfezionamento della tecnologia.
I vantaggi del software Meta e la collaborazione con Microsoft
Per Meta non si tratta del primo esperimento con l’intelligenza artificiale: BlenderBot3 e Galactica, rilasciati nel 2022, si erano rivelati un buco nell’acqua, avendo generato molteplici gaffe, errori e persino frasi razziste.
Llama 2 allora è stato progettato per essere più sicuro, sia dal punto di vista della puntualità delle sue risposte, sia da quello della problematicità di ciò che potrebbe dire. In tal senso, è stato addestrato “su un volume di dati del 40% superiore” ed è stato testato da terzi che hanno individuato con anticipo eventuali problemi nel tipo di risposte date, secondo quanto riferito da Wired.
Infine, è stata proprio l’idea di rendere aperto e disponibile a tutti il suo “meccanismo di funzionamento” ad aver convinto Microsoft a collaborare con Meta in questo progetto. L’azienda americana è infatti da tempo legata al concorrente OpenAi, avendo integrato il suo AI nel motore di ricerca Bing. Tuttavia, non si è lasciata scappare questa opportunità.