La polemica fra i due artisti, iniziata con le critiche del cantante svizzero a “Disco Paradise”, assume toni sempre più forti.
Una discussione cominciata con una critica: quella di Paolo Meneguzzi a “Disco Paradise“, hit estiva firmata da J-Ax, Fedez ed Annalisa, che aveva definito “l’estate pop 2023” come “deprimente“. Il cantante svizzero aveva aggiunto che: “Vedere gente tutta tatuata che va sul palco a cantare la Disco Paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette“.
A questa provocazione aveva subito risposto J-Ax definendo Meneguzzi la “la versione ordinata su Wish di Tiziano (Ferro, ndr)”, scrivendo anche che “non c’è niente di più triste dei cantanti falliti che danno la colpa al ‘pubblico che oggi non capisce più un ca**o‘”.
La replica dell’artista svizzero, nei confronti del leader degli Articoli 31, si è materializzata sul suo profilo Facebook ed è stata ancora più dura: “Caro J-Ax, ma chi verrebbe dietro a te se non seguissi il sistema che hai sempre criticato? Fai il portavoce che il sistema è marcio, che rinneghi Sanremo, The Voice e poi fai le pubblicità del ‘panettone’. Parli di papponi ma fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini per non cadere nell’oblio che probabilmente tanto ti spaventa e per fare i fighi ci urlate ancora ‘legalizzala‘. Ma anche basta“.
“Io credo negli ideali e tu nelle canne”
“Io – continua Meneguzzi – ho una scuola artistica, produco film, dischi di ragazzi e ho una famiglia. Questa è la mia musica. Non ho il successo di prima? Pazienza. Io credo negli ideali e tu nelle canne. Io ero una realtà pop in America Latina nel 1996 (Tiziano credo avesse 16 anni…). Faccio un plauso alla tua ignoranza che si allinea a quello che proponete e a quella di molti superficiali che fuori dall’Italia non sanno andarci. Perché ti ricordo che a qualche chilometro dalla frontiera italiana tu musicalmente non sei nessuno“.
Il cantante svizzero torna puoi nuovamente sulla hit estiva che ha aperto la discussione, criticando velatamente anche Fedez: “Ma torniamo a ‘Disco paradise‘ targata 2023, canzone che poteva uscire anche nel 1974! Fate i duri con i tatuaggi dei dragoni e mi cantate le bolle di sapone? Non lo trovate un po’ trash e un testo un tanto non credibile per l’età che avete? C’è proprio bisogno di dire ‘alza il finestrino’ e scomodare Battisti? Non sapete cantare, ma gridate, parlate e storpiate linguaggi nel microfono con volgarità, parolacce e messaggi nelle canzoni veramente discutibili o incomprensibili! Ripeto, ce n’è veramente bisogno?”.
“Quale cavolo è il vostro messaggio? – chiosa Meneguzzi – A me pare solo che il messaggio sia ‘dai facciamo soldi‘. Creiamo un sistema costruendo standard di scarsa qualità, perché è più facile; perché la qualità è molto più difficile da sostenere. Forse la qualità te la sei dimenticata o perché meglio attaccarsi al treno del trash o di chi ha i follower? Attento, non ho parlato di fan, ma di follower“.