Il calcio è prima di tutto uno sport, un gioco
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bilanci sopra le vittorie, il nuovo paradigma del calcio

Dall’estro dei campioni ai numeri dei bilanci: Il nuovo volto del calcio.

È un dato di fatto ineludibile. Il mondo del calcio, quel rito sacro che un tempo riguardava esclusivamente l’erba verde, i gol, i miracoli dei portieri e l’estro dei centravanti, ha subito un profondo e radicale cambiamento. Sempre più spesso, nelle conversazioni tra tifosi al bar, nelle analisi post-partita sui social, nelle discussioni animate tra gli affezionati, l’argomento non sono più le acrobazie dei calciatori o le scelte tattiche dei mister. Oggi, la parola d’ordine è “bilanci”.

E non stiamo parlando dei bilanci sportivi, delle statistiche, dei gol segnati o subiti. Il discorso è tutto sul bilancio economico. Su acquisti e cessioni, contratti milionari, diritti televisivi, sponsorizzazioni, prestiti, debiti, crediti. Su come queste variabili influenzano le performance in campo e la vita futura dei club.

Se da una parte questo cambiamento può sembrare sconcertante, dall’altra può essere letto come una maggiore consapevolezza da parte dei tifosi, una comprensione più profonda della complessità del mondo del calcio contemporaneo.

CRISTIANO RONALDO
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Non è più sufficiente essere bravi in campo, occorre anche essere abili fuori. Il successo non è più soltanto questione di talento e sudore, ma anche di una gestione economica e finanziaria sana e lungimirante. I trofei sono importanti, sì, ma cosa vale una coppa se porta alla bancarotta?

Le società calcistiche non sono più solo squadre, ma veri e propri brand globali che devono bilanciare l’aspetto sportivo con quello economico. E i tifosi, più informati e consapevoli grazie alla diffusione delle notizie via internet e social media, lo sanno.

Ma c’è un rischio. Il rischio è che il calcio perda quella sua magia, quella passione che si scatena quando la palla inizia a rotolare, quell’entusiasmo che un gol sa generare, quell’amore viscerale per i colori di una maglia. Il rischio è che tutto diventi un freddo calcolo, un gioco di numeri, di plusvalenze e minusvalenze, di bilanci in attivo o in passivo.

E allora, come tifosi, abbiamo il dovere di ricordare alle società, ai calciatori, ai dirigenti, che il calcio è prima di tutto uno sport, un gioco. Che la vittoria più grande non si misura in euro o in dollari, ma nel battito accelerato del cuore quando la tua squadra segna quel gol che vale un campionato.

Il calcio, per quanto possa sembrare mutato, deve rimanere un affare di cuore oltre che di bilanci. Non dimentichiamolo mai.

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ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023 17:26

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