Ciò che hanno visto i membri della scientifica è orripilante: la vittima aveva un cavo che assicurava il suo corpo ad una sedia.
Capita poche volte ad un agente della scientifica di trovarsi davanti scene horror come quella vista a Mestre. I vigli del fuoco, infatti, hanno sfondato la porta di un appartamento su richiesta dei vicini di casa visto che, dal suo interno, proveniva un odore indicibile.
Varcato l’ingresso, è stato ritrovato il corpo di M.P. in stato di decomposizione. L’uomo aveva 50 anni ed era seduto su una sedia: le sue gambe erano legate con un cavo. Da ieri, giorno della triste scoperta, sono partite le indagini: non può trattarsi di una morte naturale.
Le scoperte degli inquirenti
Le indagini delle forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire cosa può essere accaduto. Stando alle prime rivelazioni, M.P. sarebbe morto almeno 20 giorni prima del suo ritrovamento, verso metà luglio. Ora gli inquirenti stanno cercando di risalire a tutti gli aspetti della sua vita: le sue abitudini ed i suoi contatti.
Importante sottolineare che sul corpo del 50enne non erano presenti ferite visibili. Bisognerà attendere il responso dell’autopsia per capire come sia morta la vittima di quello che appare come un delitto molto crudele.
