Le vittime accertate alle Hawaii salgono a 89: il governatore dichiara che “senza dubbio ci saranno altri morti”.
Uno scenario macabro quello presente alle isole Hawaii, dove gran parte dell’arcipelago è stato raso al suolo dagli incendi della scorsa settimana. Nella città di Maui sono almeno 89 le vittime accertate: il più grave bilancio negli Stati Uniti dal secolo scorso.
Il peggior bilancio del secolo
Come riferisce il governatore dello Stato, Josh Green, il bilancio “continuerà a salire. Vogliamo preparare le persone a questo”. Il numero delle vittime registrato alle Hawaii ha superato quello delle ultime tragedie avvenute negli Stati Uniti, aggiudicandosi il bilancio peggiore degli ultimi 100 anni.
Nel 2018 l’incendio nel nord della California aveva provocato 85 morti. Nel 1918 invece, il Cloquet Fire scoppiò nel Minnesota settentrionale, colpito dalla siccità, distruggendo migliaia di case e uccidendo centinaia di persone.
I roghi nelle Hawaii
Nella città di Maui sono stati registrati almeno altri due incendi, senza verificare eventuali decessi. Questi sono avvenuti nell’area di Kihei e nelle comunità montuose dell’entroterra, chiamate Upcountry.
Venerdì sera è scoppiato un rogo a Kaanapali, una comunità costiera nel West Maui a nord di Lahaina: dalle prime informazioni emerge però che i soccorritori sono riusciti a spegnerlo.
Le immagini mostrano ancora uno scenario raccapricciante sulle isole Hawaii, avvolte da colonne di fumo e fiamme. Corpi carbonizzati sotto i teli trasportati da soccorritori e carcasse di animali, auto, imbarcazioni, oltre a case e negozi devastati da fuoco e saccheggi, alberi e piante esotiche affumicati.
Le fognature e le tubazioni, inoltre, sono esplosi in centri urbani e villaggi. Quasi 15.000 turisti hanno già lasciato Maui grazie ai voli aggiuntivi forniti dalle compagnie aeree, mentre le autorità sconsigliano “i viaggi non essenziali sull’isola”.
Nell’Arcipelago si trovano anche 60 italiani che la Farnesina ha rintracciato. “Le autorità statunitensi ci hanno confermato che tra le vittime non ci sono connazionali”, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Antonio Tajani.