La milizia che ha preso il potere con la forza ha tenuto Mohamed Bazoum sotto sequestro da dopo il colpo di stato.
Gli occhi della geopolitica mondiale sono puntati sul Niger, nazione in subbuglio da qualche settimana a causa di un colpo di stato portato avanti da una milizia che è riuscita a prendere il potere, detronando il vecchio presidente Mohamed Bazoum.
Ora, la giunta militare ha annunciato che l’ex capo di stato ed altri componenti del suo governo saranno processati con l’accusa di alto tradimento. “Il governo del Niger – hanno dichiarato i golpisti – ha raccolto le prove necessarie per processare davanti alle autorità competenti il presidente deposto e i suoi complici locali e stranieri per alto tradimento e per aver minacciato la sicurezza interna ed esterna del Niger“.
Le accuse contro il presidente
I militari hanno assicurato che il processo si svolgerà secondo le leggi del paese, rispettando i diritti umani ed i “valori tradizionali e religiosi“. L’accusa contro Bazoum è quella di aver dichiarato di essere stato sequestrato in un articolo inviato in America e poi pubblicato da un quotidiano. Inoltre, le sue condizioni di salute sarebbero tenute sotto controllo da un medico, che lo visita regolarmente.
I golpisti si sono schierati contro quella che considerano come una “campagna di disinformazione” nata con lo scopo di “giustificare l’intervento militare” dell’Ecowas nei confronti del Niger. Pochi giorni fa, infatti, i rappresentati di alcuni stati dell’Africa hanno dichiarato guerra allo stato una volta in mano a Bazoum.