Addio a Alberto Ravaglioli, morto a seguito di un tragico incidente domestico nella sua casa all’Isola d’Elba.
Avrebbe compiuto 76 anni il 13 agosto se non fosse rimasto vittima di un tragico incidente. Alberto Ravaglioli, storico creatore del Fantafestival di cui fu co-direttore insieme ad Adriano Pintaldi. La morte è avvenuta sul colpo, dopo essere caduto da una scala e aver battuto fatalmente la testa.
Alberto Ravaglioli e il Fantafestival
Noto anche come “Mostra internazionale del film di fantascienza e del fantastico”, il Fantafestival ha avuto origine nel lontano 1981. Alberto Ravaglioli ne fu direttore per 36 anni insieme all’amico Adriano Pintaldi, scomparso quasi sei mesi fa.
Insieme sono riusciti a portare a Roma alcuni grandi lavori sul genere cinematografico fantastico e horror. Al Fantafestival giunsero numerosi ospiti di un certo prestigio, come: Vincent Price a Christopher Lee, Peter Cushing, John Carradine, Robert Englund, James Coburn, Roger Corman, George A. Romero, Peter Jackson, Sam Raimi, Freddie Francis.
La Mostra vide la partecipazione anche di maestri del cinema fanta-horror italiano, tra cui: Lucio Fulci, Dario Argento, Antonio Margheriti, Lamberto Bava, Riccardo Freda e diversi altri.
Il messaggio di Simone Starace
Il direttore del Fantafestival, Simone Starace, ha scritto un post su Facebook per ricordare Alberto Ravaglioli: “Per la bellezza di 36 anni, Alberto ha diretto la manifestazione con gusto raffinato e insieme popolare, facendo sognare il pubblico italiano e aprendo la strada alla scoperta di tesori del presente e del passato”.
“Fonte inesauribile di anedotti ai confini della realtà, anche dopo il passaggio di consegne Alberto è rimasto dietro le quinte in veste di presidente onorario, mad doctor sempre prodigo di idee e suggerimenti. Pochi giorni fa parlavamo insieme di un omaggio che avremmo voluto dedicare ad Adriano Pintaldi, amico e collega anche lui recentemente scomparso. La prossima edizione del festival, a ottobre, sarà l’occasione per ricordarli con la devozione che meritano, perché la loro eredità continuerà a vivere ogni volta che il proiettore si accenderà sui nuovi mondi del cinema fantastico”, conclude il direttore.
