Serie A riparte con un Milan trasformato, ecco come arrivano i rossoneri. Chi salirà in campo nel debutto a Bologna?
L’estate rossonera ha svelato un Milan in metamorfosi. Tra dolorosi addii e freschi arrivi, Milanello sembra essere diventato il centro di una nuova alchimia. La guida di Pioli è chiamata non solo a gestire un’identità rinnovata ma anche a lanciare subito in campo le nuove pedine in un campionato che non conosce sconti.
La strategia di Pioli ha mantenuto le radici nel 4-3-3, valorizzando il talento di nuove stelle come Loftus–Cheek e Reijnders. Se da un lato l’entusiasmo attorno alle nuove acquisizioni cresce, dall’altro le disattenzioni in fase difensiva preoccupano e potrebbero rappresentare una spina nel fianco nel corso della stagione. Anche la dinamica dei terzini ha subito una rivisitazione, con Theo che gode di maggiore libertà, mentre l’altro lato vede un coinvolgimento più attivo nella costruzione del gioco.
Il vento del cambiamento
All’avvicinarsi del match con il Bologna, la formazione rossonera sembra delinearsi con precisione, fatta eccezione per alcune zone d’ombra come il terzino destro. Mentre Calabria potrebbe non esserci, Kalulu è lì, pronto a prendere il testimone. Nella fase offensiva, Chukwueze potrebbe rappresentare un’arma in più al fianco di nomi consolidati come Pulisic e Leao.
Questo Milan, quindi, si appresta a iniziare il campionato con l’ambizione di riscrivere la sua storia. Il mix tra novità e tradizione potrebbe essere l’ingrediente segreto che riporterà il Diavolo ai vertici del calcio italiano. Bologna rappresenterà la prima vera prova, ma una cosa è chiara: per il Milan, ogni partita sarà come una finale.