La cantante ha raccontato il fatto sul palco per la Varia di Palmi, festa popolare che si svolge in provincia di Reggio Calabria.
I fatti di cronaca recentemente avvenuti a Palermo e Caivano hanno portato nuovamente il tema delle violenze sessuali al centro delle discussioni dell’opinione pubblica. In Sicilia, infatti, una 19enne è stata vittima di uno stupro di gruppo da parte di altri 7 ragazzi, nel Napoletano, invece, due cuginette di 10 e 12 anni sono state costrette a subire ripetuti abusi.
Orrori che hanno spinto tantissimi artisti, soprattutto donne, a schierarsi e a ribadire, unendosi alla campagna social lanciata da Luca Dini – direttore del settimanale al femminile “F” -, “Io non sono carne“. L’ultima a farlo è stata Loredana Bertè, direttamente dal palco delle celebrazioni per la Varia di Palmi – festa popolare in programma in provincia di Reggio Calabria -, raccontando di essere stata violentata.
“Un bastardo mi ha violentato”
Loredana Bertè, secondo quanto affermato da lei stessa, sarebbe stata vittima di uno stupro a Torino quando aveva solo 16 anni, “Un bastardo mi ha violentato – ha detto la cantante – massacrato di botte e lasciata su una strada del caz*o. Ogni 6 ore succede un femminicidio! Per non parlare poi degli abusi, come quelli di Palermo. Per questo ho smesso di tacere. Io non sono carne“.
“Facevo serate con le collettine e andavamo in giro per l’Italia – aveva raccontato la Bertè qualche anno fa a Canale 5 – io ero l’unica ragazza vergine del gruppo. Una sera sono uscita con un ragazzo che da un mese mi regalava le rose. Lui mi ha portato in un appartamento. Quando ho sentito che chiudeva la porta con il lucchetto ho avuto terrore, mi ha riempita di botte e mi ha violentata. Questa cosa non l’ho potuta dire a nessuno e non ho denunciato. Ma per anni non mi sono fatta avvicinare dagli uomini, ero traumatizzata”.