La violenza è avvenuta in pieno giorno in un parco pubblico della provincia di Trento: la vittima, un ragazzino di 13 anni.
Un uomo straniero di 42 anni, R.C., ha attirato un ragazzino di 13 anni in un parco con la scusa di chiedergli un’informazione. Dopo essersi avvicinato, al minore è stato chiesto si sedersi con lui su un panchina: ma proprio lì il giovane è rimasto vittima di un abuso sessuale.
Gli abusi nel parco
Dopo l’omicidio di una donna avvenuta a Rovereto, la provincia di Trento resta scossa da un altro tragico episodio. La vicenda è avvenuta il 31 agosto scorso, alle 11.30 del mattino, in un parco di Gardolo, dove un 13enne è stato abusato da un 42enne di origini marocchine.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo aver attirato a sé il ragazzino, l’uomo avrebbe iniziato a parlargli per poi iniziare a toccarlo nelle parti intime. A quel punto il minore ha iniziato a filmare la scena col cellulare, ma il suo aggressore ha continuato con gli abusi.
La richiesta d’aiuto
Il 42enne è stato poi raggiunto da due suoi conoscenti, con cui ha iniziato a parlare in arabo. Il ragazzino è riuscito a divincolarsi dall’uomo che, con insistenza, gli aveva chiesto il numero di telefono e di seguirlo in casa per consumare un rapporto sessuale.
La vittima ha chiesto quindi aiuto ad alcuni ragazzi che si trovavano nel parco per allenarsi. Poi, la chiamata alla sorella che a sua volta ha segnalato immediatamente l’accaduto al 112.
Poco dopo la polizia è giunta sul posto, riuscendo ad identificare l’uomo che aveva abusato del 13enne. L’aggressore – già noto alle forze dell’ordine per rissa, resistenza a pubblico ufficiale, stupefacenti ed evasione – è stato arrestato per atti sessuali su minore.