Nel 2023, l’Italia vede un aumento preoccupante dei casi di Dengue, in particolare nelle regioni del Lazio e della Lombardia.
Nell’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), i casi confermati di Dengue in Italia sono saliti a 165. Le regioni del Lazio e della Lombardia sono particolarmente colpite, con 28 casi nel Lazio e ben 50 in Lombardia.
Roma e il rischio di contagio
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e professore all’Università Tor Vergata di Roma, ha espresso profonda preoccupazione per questa tendenza. Ha sottolineato che malattie come la Chikungunya, la West Nile e la Dengue stanno diventando endemiche in Italia. Questo rappresenta un serio problema sanitario, dato che in alcuni casi possono risultare mortali.
Andreoni ha evidenziato l’importanza dei medici di famiglia nel riconoscere i sintomi della Dengue, che includono febbre alta, forti dolori e rash cutanei. Ha anche menzionato come il movimento delle persone, in particolare attraverso i viaggi, possa portare all’importazione del virus in Italia.
Roma, essendo una delle principali mete turistiche, vede milioni di visitatori ogni anno. Questo aumenta la probabilità che persone infette portino il virus nella città, dando il via alla creazione di un focolaio autoctono. La presenza della zanzara Aedes in Italia rende la trasmissione del virus ancora più probabile.
Misure preventive e futuro
Con l’arrivo dell’autunno, c’è la speranza che la tendenza possa invertirsi, dato che le zanzare Aedes sono sensibili agli sbalzi termici. Tuttavia, è essenziale che le persone rimangano vigili e adottino misure preventive per proteggersi dalle punture di zanzara.
La Dengue è una malattia che non può essere trascurata. Con l’aumento dei casi in Italia, è fondamentale che tutti siano informati e prendano le dovute precauzioni. La collaborazione tra cittadini, gli stessi medici e autorità sanitarie sarà cruciale per affrontare questa sfida.
