Analisi della prestazione del Milan in Champions League: dominio sul campo ma mancanza di concretezza in attacco.
Il Milan ha mostrato un’ottima reazione all’esordio in Champions post-derby, dominando il Newcastle con 25 tiri, 9 dei quali in porta. Eppure, non è riuscito a segnare, un’eventualità che non si verificava dal 2005 contro il PSV.
Il dilemma dell’attacco
Nonostante l’impegno di Olivier Giroud, la squadra ha evidenziato la mancanza di un sostituto adeguato. Infatti, Giroud, pur essendo una minaccia costante, sembra aver bisogno di riposo. Ciò mette in luce la carenza di alternative in panchina. Le nuove acquisizioni, come Pulisic, Chukwueze e Jovic, non sono ancora riuscite a fare la differenza. Molti elogiano le scelte di mercato di Fulani e Moncada, ma i risultati sul campo sono contrastanti. Si mormora di possibili interventi durante il mercato di gennaio, ma potrebbe essere troppo tardi se il Milan continua a perdere opportunità come quella contro il Newcastle.
Leao e la pressione
Accanto a Giroud, Chukwueze e Rafa Leao erano in campo. Leao, considerato da molti il fulcro dell’attacco rossonero, ha mostrato indecisione e mancanza di determinazione, suscitando la frustrazione dei tifosi. Un esempio lampante è stato quando ha optato per un goffo tentativo di colpo di tacco invece di una conclusione decisa, lasciando il pubblico di San Siro amareggiato.
L’infortunio di Mike Magnan è un’altra preoccupazione per il Milan. Il portiere ha avvertito un risentimento al flessore sinistro, costringendolo a fermarsi. Pioli, al termine della partita, ha mostrato molto ottimismo, ma i tifosi attendono ansiosamente aggiornamenti sul suo stato di salute.
Concludendo, il Milan deve trovare soluzioni rapide per sfruttare le numerose opportunità create e riportare la squadra sulla strada giusta in Champions League.