Il piano contro l’inflazione sarà firmato il 28 settembre a Palazzo Chigi, ma emergono già le prime perplessità.
Come ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, annunciando l’ennesimo rialzo dei tassi, l’inflazione è ancora troppo alta. In questo contesto, Giorgia Meloni e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sigleranno il patto sul trimestre anti inflazione il 28 settembre alle 15, a Palazzo Chigi.
Il nuovo patto anti inflazione
La premier Meloni e il ministro Adolfo Urso incontreranno le associazioni della distribuzione, del commercio e dell’industria di largo consumo, per sottoscrivere la nuova misura. Il nuovo accordo ha un preciso scopo: offrire un paniere di prodotti del carrello della spesa e di prima necessità a prezzi ribassati o calmierati.
“Il paniere tricolore sarà davvero tale, tutti insieme, uniti e in campo”, ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, definendo l’iniziativa il “colpo definitivo contro l’inflazione”.
Le organizzazioni hanno presentato al ministro una lettera di intenti, con cui si chiede alle proprie associate di “valutare, nel rispetto della libera concorrenza e della strategia di ciascuna impresa e su base volontaria, di sviluppare iniziative di politica commerciale tese a contrastare l’inflazione” sui prodotti individuati.
Quanto si risparmierà davvero?
Durante il 2023, il governo ha tentato un il taglio del 5% sulla quantità di prodotti alimentari acquistati dalle famiglie italiane. Ma nonostante ciò, i consumatori hanno dovuto spendere il 7% in più.
Con il patto anti inflazione, si dovrebbe risparmiare una certa somma sulla spesa. Non sono ancora chiari i numeri precisi, ma secondo Assoutenti, il risparmio previsto per le famiglie sarebbe di 150 euro: nel corso dei prossimi tre mesi si potranno risparmiare circa 4 miliardi di euro.
Il potrebbe essere pari a 140 euro se si prende in considerazione esclusivamente la spesa alimentare, mentre per le famiglie con due figli si prevede un risparmio di circa 211,20 euro.
Assoutenti: “Il paniere è insufficiente”
Tuttavia, Assoutenti solleva qualche perplessità sull’utilità del patto anti inflazione. Il piano, infatti, potrebbe non essere sufficiente per riuscire ad arginare l’inflazione.
“Per combattere efficacemente il caro vita serve un piano nazionale volto a istituire osservatori locali in grado di rilevare rapidamente la dinamica dei prezzi al consumo su un paniere definito di beni e servizi, monitorando anche l’andamento dell’accordo anti inflazione del governo”, spiega il Gabriele Melluso, vicepresidente di Assoutenti.
“In questa fase, poi, gli sconti introdotti dal patto salva spesa potrebbero essere vanificati dagli effetti del caro benzina sui prezzi dei prodotti trasportati. Per questo chiediamo di intervenire con urgenza sulla tassazione che grava sui carburanti, tagliando le accise su benzina e gasolio in modo da ottenere un effetto calmierante sui prezzi al dettaglio”, conclude Melluso.