L’uomo che lavorava come bidello nell’istituto, andrà a processo il 2 ottobre prossimo con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
I fatti sono avvenuti oltre un anno fa in una scuola elementare della provincia di Milano, gestita da religiosi. Dopo la confessione della bambina di 7 anni, il bidello è stato allontanato dall’istituto ma nessun provvedimento gli impedisce di frequentare i locali della cascina.
Gli abusi sulla bambina
Le molestie sarebbero avvenute il 18 marzo 2022. L’uomo avrebbe attirato la bambina nella sua camera da letto, che si trovava in una cascina vicino la scuola elementare, frequentata solitamente dai bambini per eventi scolastici.
Il bidello ha detto alla piccola che le avrebbe fatto vedere delle fotografie della sorella, ma una volta all’interno della stanza le ha chiesto di fargli vedere le parti intime. Così l’operatore scolastico le avrebbe abbassato i pantaloni e le mutandine, chiedendole di farsi guardare davanti e dietro.
Il racconto della bimba
Solo dopo un mese la bambina ha raccontato a sua madre quanto accaduto. Il 26 aprile, dopo essere tornata a casa da scuola con la sorellina di 10 anni, la piccola vittima si è mostrata vulnerabile. Aveva litigato con sua sorella, che poco prima aveva parlato di una lezione di educazione sessuale.
La madre a quel punto le ha chiesto se fosse successo qualcosa, e la figlia ha ammesso: “Mamma, ho un peso molto grande che ti devo dire”. Così ha finalmente confessato gli abusi subiti da parte dell’uomo, dicendo anche che l’ex bidello le aveva aperto “il culetto con le mani”.
La denuncia contro il bidello
La denuncia contro l’operatore scolastico è stata depositata il 6 maggio 2022. Dopo avere appreso quanto accaduto, la madre della piccola ha parlato con il padre dell’accusato, che è il vicepreside dell’istituto frequentato dalla figlia.
L’uomo ha immediatamente sollevato il figlio dall’incarico, dicendo che avrebbe consultato uno psicologo per chiedere supporto. L’ex bidello adesso dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minore età, ma può frequentare i locali della cascina senza restrizioni. L’uomo andrà a processo lunedì 2 ottobre.