Nuove rivelazioni sul caso di Alessia Pifferi, la donna che ha lasciato morire di stenti sua figlia Diana di 18 mesi. Spuntano messaggi vocali.
Una cerimonia bellissima ma, in realtà, mai esistita. Nuovi dettagli terribili relativi al caso di Alessia Pifferi, la donna che ha lasciato morire di stenti sua figlia Diana di soli 18 mesi. Sulla vicenda si è detto tanto e si continua a scoprire, purtroppo, ancora molto. In particolare un battesimo, teoricamente per la piccola, inventato a regola d’arte al fine di ricevere soldi e regali, poi destinati al compagno.
Alessia Pifferi: i vocali e i regali per finto battesimo
A rivelare nuovi dettagli, compresi quelli che sarebbero stati dei messaggi vocali della Pifferi mandati ad un’amica su WhatsApp, è stata la trasmissione Iceberg, in onda su Telelombardia, e citata da Today.
Il programma ha rivelato il contenuto di alcuni messaggi audio inviati dalla donna, accusata dell’omicidio della piccola Diana, ad un’amica solo pochi giorni prima che la figlia morisse.
La Pifferi parlava del battesimo di sua figlia descrivendolo in modo dettagliato e come una cerimonia bellissima. “Tutto splendido, tutto perfetto”, le parole della donna. Peccato che fosse tutta un’invenzione.
Non solo. Il 6 luglio del 2022 la donna ha parlato persino di una bomboniera: “Ho qui la bomboniera della Diana perché venerdì 8 luglio facciamo il battesimo alla chiesa di Bergamo”. Peccato che poco dopo, la donna lascerà sua figlia da sola facendola morire di stenti.
Altri messaggi vocali sul battesimo
Nei giorni successivi, però, nuovi audio svelati appunto da Telelombardia, dove la Pifferi racconta del battesimo come se fosse davvero andato in scena: “È andata bene, adesso mi girano le foto perché con il telefono ne abbiamo fatte poche e qualcuna ce l’hanno fatta, non so come sono venute. Spero bene… Incrociamo le dita. Comunque è andato tutto bene, tutto splendido, tutto perfetto”.
Soldi e regali
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la Pifferi avrebbe inventato tutto con un chiaro intento: voleva racimolare soldi e regali.
La donna, infatti, spesso si concedeva dei lussi anche se la maggior parte erano abiti da sera atti a “fare colpo” su quello che è l’ex compagno al quale faceva spesso regali come un viaggio in limousine con lo scopo di farsi fare la proposta di nozze.
Proprio l’obiettivo del matrimonio era una fissa della donna che per raggiungere la cifra per noleggiare una limousine aveva anche deciso di prostituirsi con almeno tre uomini.