Da Pioli ai metodi di preparazione: la ricerca delle cause dietro l’epidemia di infortuni che affligge il Milan.
Il Milan sta affrontando una crisi di infortuni che ha superato ogni soglia accettabile, una situazione che sta mettendo a dura prova la squadra e lo staff tecnico. La portata del problema è chiara: i rossoneri hanno accumulato un totale di 73 partite stagionali saltate a causa di infortuni, un numero allarmante che include giocatori chiave come Loftus-Cheek, Theo, Maignan, Pulisic e ora Leao.
La serie di prestazioni deludenti del Milan, caratterizzata da scelte di formazione inadeguate e da giocatori che non sembrano essere all’altezza, è stata ulteriormente complicata da questi infortuni. Quando il Milan ha potuto contare su una formazione titolare, o qualcosa di simile, ha dimostrato ottime capacità, come evidenziato dall’inizio da capolista e dalla vittoria contro il PSG. Tuttavia, i cambiamenti necessari a causa degli infortuni hanno avuto un costo elevato.
Le cause degli infortuni: una complessa rete di fattori
Gli infortuni non sono una novità per il Milan, con il tecnico Pioli che ha affrontato problemi simili nei suoi anni al club. La situazione attuale, tuttavia, non ha precedenti per la sua gravità. Il direttore Furlani e Pioli stesso hanno riconosciuto la necessità di affrontare questa crisi. La frequenza delle partite e lo stress di una squadra di alto livello sono sicuramente tra le cause, ma non bastano a spiegare pienamente l’entità del problema.
Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nei carichi di lavoro e nei metodi di allenamento impiegati da Pioli e dal preparatore atletico Matteo Osti. Anche lo stile di gioco del Milan, energico e dispendioso, potrebbe contribuire agli infortuni. Inoltre, la tournée estiva, iniziata dopo soli 10 giorni di ritiro a Milanello, potrebbe aver compromesso la preparazione della squadra.
Gli infortuni recenti di Rafa Leao e Calabria illustrano ulteriormente la sfida che il Milan deve affrontare. Leao, con una lesione al bicipite femorale, rischia di essere fuori per 20 giorni o più, mentre Calabria, sebbene più ottimista, perderà le prossime partite con la nazionale.
Conseguenze e prospettive future
Questa situazione di crisi non solo compromette le prestazioni della squadra ma rischia anche di influenzare il futuro di Pioli al Milan. Per i tifosi, ogni partita porta con sé l’ansia di un possibile infortunio. Parole come “lesione”, “bicipite” e “flessore” sono diventate motivo di preoccupazione nei circoli dei tifosi.
In conclusione, il Milan si trova di fronte a un complesso puzzle di infortuni, con molteplici cause potenziali e gravi ripercussioni. Risolvere questi problemi sarà difficile, ma è essenziale per il futuro della squadra e per mantenere vivo il sogno dei suoi tifosi.