Fiorella Mannoia cambia il ritornello di “Quello che le donne non dicono”: un gesto contro la violenza di genere.
Il dramma di Giulia Cecchettin ha scosso profondamente anche il mondo dello spettacolo. Dopo Cristina Capotondi, anche un’altra artista interviene su quanto accaduto. Fiorella Mannoia decide di modificare alcuni versi di “Quello che le donne non dicono”, cambiando per sempre uno dei suoi brani più iconici.
La nuova versione di “Quello che le donne non dicono”
Quello che le donne non dicono ha portato Fiorella Mannoia sul palco Sanremo nel 1987, che da quel momento è stata fortemente rappresentata dal brano, diventato uno dei più celebri della sua discografia. Tuttavia, negli ultimi anni l’artista aveva già presentato la sua canzone in una nuova versione.
E’ successo durante alcuni suoi concerti, ma anche durante l’esibizione del 2 novembre nella trasmissione Splendida Cornice di Geppi Cucciari. Mannoia aveva presentato il ritornello “Ma non saremo stanche, neanche quando ti diremo ancora un altro sì” con un leggero cambiamento.
Da sempre al fianco delle donne, la cantante oggi rende effettivo il cambiamento del verso mostrando il suo impegno contro la violenza di genere, con la fondazione Una Nessuna Centomila.
“Ti diremo ancora un altro no”
Dopo il recente femminicidio di Giulia Cecchettin – la 22enne uccisa dal suo ex Filippo Turetta (che farà ritorno in Italia dopo l’arresto in Germania) – Fiorella Mannoia ha deciso di cambiare definitivamente il ritornello di quella canzone, scritta da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, diventata iconica negli anni.
Ad annunciarlo è stata la stessa artista durante il concerto di ieri sera con il pianista jazz Danilo Rea a Bologna. Il verso viene cambiato in “Ma non saremo stanche, neanche quando ti diremo ancora un altro no”.
La cantante si dice molto legata al suo pezzo, tuttavia ha deciso di “cambiare il finale perché era giusto: dicevo sempre ‘Ti diremo ancora un altro sì’, ma non è mica vero… La cantavo e pensavo ‘non è mica detto, perché danno per scontato che dobbiamo dire un sì?’. Potrebbe essere un forse, o un no. E quando una donna dice no, con qualsiasi vestito, in qualsiasi circostanza e condizione, è no”, spiega a Repubblica.
Fiorella Mannoia contro la violenza di genere
Secondo l’artista romana, la convinzione dell’uomo che “non accetta la volontà di una donna” è uno dei più classici moventi nella violenza di genere. Mannoia riflette sull’abitudine agli abusi: “È fondamentale mantenere i riflettori puntati. Va abolita l’abitudine di colpevolizzare le vittime e di giustificare il carnefice. C’è ancora molto da fare, ed è un percorso che possiamo fare solo tutti insieme, perché siamo tutti vittime di stereotipi, uomini e donne”.
A causa di alcuni problemi di salute, Fiorella Mannoia aveva deciso di rinviare l’evento del 26 novembre, di cui adesso l’artista annuncia una nuova data. “La violenza di genere è una battaglia che portiamo avanti con impegno con la fondazione Una Nessuna Centomila, e sono felice che dopo il rinvio, ci sia finalmente la data del nuovo concerto: 4 maggio 2024“.