Un nuovo capitolo del caso Resinovich: riesumazione della salma
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Direttore: Alessandro Plateroti

Un nuovo capitolo del caso Resinovich: riesumazione della salma

cadavere coperto in obitorio

La Procura di Trieste ha disposto la riesumazione del corpo di Liliana Resinovich, scomparsa nel 2021 e ritrovata morta nel 2022.

Ancora troppi i misteri che si celano dietro la morte di Liliana Resinovich, uccisa il 14 dicembre 2021 e trovata cadavere il successivo 5 gennaio. Dopo una serie di contraddizioni emerse nel corso delle indagini, il sostituto procuratore Maddalena Chergia ha sostenuto che fosse fondamentale disporre la riesumazione del corpo della 63enne per fare luce sulla vicenda.

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cadavere, obitorio

La riesumazione della salma di Liliana Resinovich

Come annuncia il procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, Maddalena Chergia – che è titolare del procedimento – “ha disposto con la procedura dell‘accertamento tecnico non ripetibile il conferimento, a un collegio di consulenti, dell’incarico di riesumazione della salma.

La decisione è avvenuta dopo che l’antropologa forense Cristina Cattaneo ha definito la riesumazione del corpo di Liliana Resinovich come “opportuna”. Il pm ha stabilito la data della convocazione degli esperti chiamati a svolgere tali delicate operazioni per la fine di gennaio, dandone debito avviso ai prossimi congiunti della deceduta e ai rispettivi difensori.

Le contraddizioni nelle indagini

La notizia della riesumazione era stata anticipata dal generale Luciano Garofano durante una puntata di Quarto Grado a dicembre. “Sicuramente si procederà a una nuova autopsia, tutti noi sappiamo che ci sono delle contraddizioni da comprendere e sappiamo che spesso una nuova autopsia può svelare elementi che inizialmente potrebbero non essere stati chiariti”, aveva dichiarato.

Tra le contraddizioni emerse nel corso delle indagini, vi sono i troppi errori nel ritrovamento del cadavere della donna. “Quell’accertamento non ha seguito prassi e metodologia medico legale e così si sono persi tanti elementi che potevano chiarire il caso”, sosteneva il perito medico legale Vittorio Fineschi.

Il marito di Liliana: “Non mi oppongo”

“Per me è importante che il corpo di Liliana possa dare delle risposte, perciò non mi oppongo alla riesumazione, ha dichiarato Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich. Poi, attenderà “il nulla osta per cremare Liliana, questo è quello che interessa di più a me”.

Sull’uomo però, continua a dubitare il fratello della vittima, Sergio, che nelle scorse settimane aveva fatto intendere come il marito della sorella possa sapere cosa sia realmente accaduto alla donna. “Se è lui il colpevole? Non so se è responsabile materialmente, però lui sa di sicuro cosa sia successo, aveva dichiarato a Fanpage.

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ultimo aggiornamento: 3 Gennaio 2024 14:56

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