Condannato per l’omicidio della compagna, Ylenia Lombardo, il 40enne Andrea Napolitano si è tolto la vita nella sua cella.
Questa mattina, martedì 16 gennaio, è morto suicida nella sua cella nel carcere di Poggioreale, a Napoli, Andrea Napolitano. Il 40enne era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della compagna Ylenia Lombardo, il cui corpo fu trovato carbonizzato nel suo appartamento a San Paolo Belsito, il 5 maggio 2021.
Il suicidio in carcere di Andrea Napolitano
Come riporta Fanpage.it, Andrea Napolitano, già seguito per problemi di salute mentale all’epoca dell’omicidio di Ylenia Lombardo, è stato trovato morto nonostante fosse monitorato e seguito da personale specializzato. Si trovava nella sua cella, nella prigione di Poggioreale, quando è stata fatta la terribile scoperta dagli agenti penitenziari.
La morte di Napolitano, avvenuto a pochi giorni da un altro suicidio nello stesso carcere, ha suscitato dibattiti sulla gestione dei detenuti con problemi psichici e sulle misure preventive adottate all’interno del sistema carcerario.
“Mi colpisce la grande determinazione con cui il detenuto 40enne di Poggioreale si è suicidato a metà mattinata oggi. Era a rischio suicidario da un anno, era seguito e monitorato”, ha detto Samuele Ciambriello, garante dei detenuti in Campania.
Il delitto di Ylenia Lombardo
Il corpo carbonizzato di Ylenia Lombardo, di 33 anni, fu ritrovato nel suo appartamento a San Paolo Belsito, il 5 maggio 2021. La casa era stata date alle fiamme, e la pista più plausibile per gli inquirenti fu subito quella dell’omicidio.
Fu lo stesso assassino, Andrea Napolitano, a confessare il delitto dopo essere stato rintracciato. La donna era stata uccisa a calci e pugni, per poi incendiare l’abitazione nel tentativo di non lasciare tracce che potessero riportare a lui. L’omicidio scosse profondamente la comunità locale e portò alla condanna all’ergastolo del 40enne, all’epoca compagno della vittima, nel marzo del 2023.