Il centrodestra lascia l’aula durante il voto sulla risoluzione per rimuovere la croce celtica e i murales fascisti da Acca Larentia.
Il dibattito dopo il saluto romano della commemorazione a Roma, continua a tuonare forte. Il Municipio VII di Roma ha approvato una risoluzione che impegna il Comune a rimuovere i simboli del ventennio fascista da Acca Larentia, tra cui la croce celtica e un murale, e a impedire lo svolgimento del raduno neofascista del 7 gennaio.
Acca Larentia, un lungo dibattito in corso
I simboli in questione si trovano nel piazzale di fronte all’ex sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia, luogo in cui, il 7 gennaio 1978, furono uccisi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni.
Ogni anno, in questa data, si svolge un raduno di militanti di estrema destra che suscita polemiche per i saluti romani e per il rituale del “presente”, celebrazione del ventennio fascista. E’ esattamente ciò che è successo anche quest’anno, scatenando parecchie polemiche, in particolare del Partito Democratico e di Più Europa.
Dopo il voto, il centrodestra lascia l’aula
Durante il voto sulla risoluzione, i gruppi di Fratelli d’Italia e della Lega, insieme a un consigliere eletto in Forza Italia e oggi passato al gruppo misto, hanno lasciato l’aula. La risoluzione è quindi passata con i soli voti del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Italia Viva.
La consigliera di Fratelli d’Italia, Cristina De Simone, ha accusato la maggioranza di “strumentalizzare un evento tragico, poiché non esiste alcuna competenza istituzionale del municipio su un’area privata, dato che il piazzale dove campeggia la croce celtica, è di proprietà dell’INAIL”.
L’esponente FdI, ha poi aggiunto: “Abbiamo già preso le distanze dai saluti romani e abbiamo già detto forte e chiaro che non abbiamo nulla da condividere con fascismo e neofascismo. Ciò premesso, la maggioranza di centrosinistra si dimostra priva di pietas cristiana per i tre giovani deceduti”.
Il Pd chiosa: “Ecco cosa dimostrano…”
Il presidente del Municipio VII, Francesco Laddaga, ha difeso la risoluzione sottolineando che l’obiettivo è ricondurre i comportamenti ai dettami della Costituzione. Ha inoltre precisato che “le cerimonie istituzionali che giustamente ci sono per ricordare le vittime uccise“.
La consigliera regionale del Partito Democratico, Emanuela Droghei, ha presentato una mozione identica a quella approvata dal Municipio VII, chiedendo al presidente della Regione di intervenire per rimuovere la scritta sul piazzale di Acca Larentia.