Le nuove strategie del governo italiano per ridurre le liste d’attesa nella sanità, migliorando l’efficienza del sistema.
Secondo l’Istat, circa 3 milioni di italiani rinunciano alle cure mediche a causa delle lunghe liste d’attesa per accedere alle prestazioni sanitarie.
Per affrontare questa critica situazione, il governo italiano sta adottando misure decise. Hanno l’obiettivo di velocizzare l’accesso alle cure e ridurre significativamente le liste d’attesa nel sistema sanitario.
Governo italiano contro le liste d’attesa: le ultime novità
Come riportato da Tg24.sky.it, una delle iniziative principali introdotte dal governo riguarda l’implementazione dell’appropriatezza prescrittiva.
Questo approccio mira a ridurre il numero eccessivo di prescrizioni emesse dai medici, che spesso sono molto più alte del necessario. Tale pratica non solo prolunga i tempi di attesa, ma comporta anche un dispendio non giustificato di risorse sanitarie, stimato in circa 10 miliardi di euro all’anno.
Per contrastare l’iper-prescrizione, i medici dovranno indicare un quesito diagnostico specifico per ogni ricetta, permettendo così un tracciamento più accurato e razionale delle prestazioni necessarie.
Parallelamente, si punta ad aumentare l’offerta di prestazioni attraverso la promozione della libera professione all’interno delle strutture ospedaliere.
Il governo sta valutando di modificare le norme che limitano l’assunzione del personale sanitario e di permettere agli ospedali di impiegare i propri medici anche in contesti di libera professione. Quindi, eliminando gradualmente il tetto di spesa sul personale fissato nel 2004.
Finanziamenti aggiuntivi e il ruolo delle strutture private
Per supportare queste misure, le ASL (Aziende sanitarie locali) riceveranno finanziamenti aggiuntivi per coprire gli straordinari di medici e infermieri.
Inoltre, l’Agenzia dei servizi sanitari regionali (Agenas) sarà incaricata di monitorare i tempi di attesa per ogni ospedale, garantendo una gestione più efficace e tempestiva delle prestazioni.
Nell’ottica di una distribuzione più equilibrata delle prestazioni sanitarie, il governo prevede anche di incrementare l’acquisto di servizi dalle strutture private accreditate. Questa mossa dovrebbe alleviare ulteriormente la pressione sulle strutture pubbliche e ridurre i tempi di attesa per i pazienti.