Un presunto profeta messicano sostiene di vendere posti in Paradiso con il permesso di Dio. La reazione della Chiesa.
Un uomo in Messico, autoproclamatosi profeta, afferma di aver ricevuto il permesso divino per vendere posti in Paradiso. Con l’avvento del web, notizie come queste si diffondono rapidamente, suscitando incredulità e dibattito. Il presunto profeta, attraverso i social media e la piattaforma TikTok, pubblicizza la vendita di terreni paradisiaci a 100 dollari al metro quadrato, promettendo l’ascensione in Paradiso ai compratori.
Il presunto profeta e la vendita di posti in paradiso
L’iniziativa è legata alla Chiesa della Fine dei Tempi, con un post virale datato 29 maggio che ha catturato l’attenzione di molti. Tuttavia, questa proposta ha generato non solo stupore ma anche preoccupazione tra i fedeli e le autorità ecclesiastiche.
La posizione della Chiesa sui veggenti e sulle apparizioni
La Chiesa cattolica, frequentemente chiamata a valutare presunti fenomeni soprannaturali, ha recentemente adottato una linea più rigorosa. Dal 17 maggio, il Vaticano ha chiarito la sua posizione su apparizioni e veggenti, dopo episodi controversi come quello di Trevignano. Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha dichiarato che non vi è stata alcuna apparizione mariana a Trevignano, vietando ulteriori sacramenti e preghiere sul luogo.
Queste direttive mirano a proteggere i fedeli da falsi veggenti e fenomeni non autentici. La Chiesa ha istituito commissioni di esperti per studiare attentamente ogni presunto evento soprannaturale, scoraggiando interpretazioni non verificate che potrebbero ingannare i credenti.
Madonne che piangono, visioni soprannaturali e guarigioni miracolose sono fenomeni che richiedono prudenza e discernimento. La Chiesa esorta i fedeli a non farsi trascinare da suggestioni e a cercare conferme ufficiali prima di credere a tali eventi. Questa nuova linea guida è un tentativo di arginare il proliferare di falsi profeti e mantenere la fede su un piano di verità e autenticità.
