Il Milan punta su Abraham per rafforzare l’attacco. La Roma apre al prestito, ma la concorrenza complica la trattativa.
Il Milan è alla ricerca di rinforzi per completare la sua rosa in vista della nuova stagione, e Tammy Abraham sembra essere uno degli obiettivi principali per l’attacco.
Dopo aver sondato il terreno con la Roma, il club rossonero ha avanzato l’idea di un prestito con diritto di riscatto, una formula che permetterebbe di verificare le condizioni fisiche dell’attaccante inglese prima di impegnarsi in un acquisto definitivo.
Milan e Abraham: un obiettivo concreto per l’attacco
La Roma, da parte sua, sembra disposta a considerare questa opzione, ma preferirebbe aggiungere condizioni che rendano più facile far scattare l’obbligo di riscatto. Questo approccio garantirebbe al club capitolino una maggiore sicurezza economica in caso di cessione.
Le due società sono anche al lavoro per valutare eventuali contropartite tecniche da parte del Milan, con alcuni giocatori rossoneri che potrebbero entrare nell’operazione. La trattativa è ancora alle fasi iniziali, ma la volontà di trovare un accordo sembra comune.
La concorrenza dalla Premier League: un ostacolo da superare
Nonostante l’interesse del Milan e la volontà di Abraham di tornare in Italia, la Premier League potrebbe rappresentare un ostacolo significativo. Everton, Leicester e soprattutto il Bournemouth, guidato dall’ex direttore generale della Roma, sono sulle tracce del centravanti inglese. Questi club inglesi potrebbero offrire condizioni economiche più vantaggiose rispetto al Milan, rendendo la trattativa più complicata.
In particolare, il Bournemouth ha appena ceduto il suo attaccante di punta, Solanke, al Tottenham per una cifra significativa, e ha quindi la liquidità necessaria per tentare un assalto deciso a Abraham. La Roma, dal canto suo, preferirebbe cedere il giocatore all’estero, possibilmente in Premier League, dove potrebbe ottenere una cifra vicina ai 30 milioni di euro, evitando così di rinforzare una diretta concorrente in Serie A.
