I dazi europei sulle auto elettriche cinesi hanno già provocato un calo delle vendite del 45%. Ecco cosa succede.
A partire dal luglio 2024, l’Unione Europea ha introdotto dei dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina, con l’obiettivo di contrastare la concorrenza che beneficia di presunti sussidi statali. Queste tariffe, imposte dopo un’indagine anti-dumping, hanno iniziato a mostrare i loro effetti quasi immediatamente, con un calo significativo delle vendite di veicoli cinesi nel mercato europeo.
Secondo quanto riportato da Automotive News, basandosi sui dati di Dataforce, le vendite di marchi cinesi come BYD e MG sono diminuite del 45% nei 16 Paesi dell’UE che hanno comunicato i dati di luglio 2024. Questa flessione non ha colpito solo le Case cinesi, ma anche i produttori occidentali che assemblano i loro veicoli in Cina, come BMW, Stellantis e Tesla. Complessivamente, le vendite di auto elettriche hanno subito un calo del 36% rispetto al mese precedente.
Questo calo può essere parzialmente attribuito a uno sprint di consegne nel mese di giugno, quando i concessionari hanno cercato di evitare l’impatto dei nuovi dazi. Tuttavia, è evidente che le nuove tariffe stanno avendo un impatto significativo sul mercato.
L’impatto a lungo termine sui produttori cinesi
Nonostante il calo delle vendite registrato a luglio, i produttori cinesi sembrano intenzionati a mantenere la loro presenza nel mercato europeo. Dal 2019, marchi come BYD e MG hanno visto una crescita costante in Europa, con una quota di mercato dell’8,5% a luglio 2024, in aumento rispetto al 7,6% dello stesso mese dell’anno precedente. BYD, in particolare, ha registrato un notevole incremento delle vendite su base annua, mentre MG ha subito una leggera flessione.
Per contrastare l’impatto dei dazi, BYD ha adottato una strategia aggressiva, come la sponsorizzazione di eventi sportivi europei e l’annuncio dell’apertura di una fabbrica in Ungheria, che potrebbe permettere all’azienda di bypassare le tariffe.
La risposta cinese e le prospettive future
I dazi imposti dall’Unione Europea non sono stati accolti favorevolmente dalla Cina. Il governo cinese ha risposto imponendo a sua volta tariffe su vari prodotti europei e ha presentato un reclamo all’Organizzazione Mondiale del Commercio contro l’Europa.
La sovra tassazione europea sulle auto elettriche cinesi è destinata a diventare permanente a partire da novembre 2024, salvo improbabili accordi diplomatici tra Bruxelles e Pechino. Nel frattempo, le Case automobilistiche cinesi dovranno adattarsi a questa nuova realtà, cercando soluzioni per mitigare l’impatto dei dazi sulle loro operazioni in Europa.