Blinken potrebbe aver sbloccato lo stallo sui colloqui per la tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Dopo l’ok di Israele si attende quello di Hamas.
“Israele accetta la proposta americana. La sostiene. Ora spetta ad Hamas fare lo stesso”. Sono queste le parole del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, riportate dall’Ansa, che sembrano poter aver sbloccato lo stallo sui colloqui per la tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Si attende adesso una risposta da parte di Hamas.
Blinken: la posizione di Israele sul piano Usa per la tregua
Secondo quanto si apprende dall’Ansa, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, sembra aver sbloccato lo stallo sui colloqui per la tregua a Gaza. In particolare, il pressing del segretario americano sul premier Benyamin Netanyahu sembrano aver avuto successo. Per la nona volta dall’inizio della guerra, Blinken era arrivato nel Paese ed è poi ripartito per l’Egitto.
“Israele accetta la proposta americana. La sostiene. Ora spetta ad Hamas fare lo stesso”, il commento del segretario americano. Da Tel Aviv, il ministro degli esteri statunitense ha confermato il sostegno degli Usa a Israele e ha affermato che il primo ministro ha accettato l’ultima proposta degli Stati Uniti presentata la scorsa settimana a Doha nel tentativo di trovare una formula che sia Israele che Hamas possano accettare. Adesso Blinken continuerà il suo lavoro diplomatico in Egitto e poi in Qatar. Ma per completare il compito in Israele ha chiesto che venga fermata la violenza dei coloni in Cisgiordania. Tra le altre notizie di rilievo, anche l’annuncio sul fatto che Israele abbia accettato l’avvio del piano di vaccinazioni anti-polio a Gaza “nelle prossime settimane”.
Il commento di Netanyahu
Dal canto suo, Netanyahu ha dichiarato, a seguito dell’incontro con Blinken, che il meeting “è stato bello e importante”, sottolineando che “si stanno facendo sforzi per liberare il numero massimo di ostaggi vivi già nella prima fase dell’accordo”. Adesso, quindi, non resta che attendere la presa di posizione di Hamas e una sua risposta.
