"Ti squarto, prendo una pistola e ti sparo": la gravissima aggressione ai genitori
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Ti squarto, prendo una pistola e ti sparo”: la gravissima aggressione ai genitori

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A Biancavilla, un 26enne è stato arrestato per aver minacciato e aggredito i genitori. L’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio.

Un episodio di violenza domestica ha scosso la comunità di Biancavilla, quando un uomo di 26 anni è stato arrestato dai carabinieri dopo aver minacciato e aggredito i propri genitori. Il drammatico evento è avvenuto nella tarda serata, quando una ragazzina di appena dieci anni, terrorizzata dalla situazione in casa, ha avuto la prontezza di chiamare il 112 e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

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Maltrattamenti ai genitori: l’intervento provvidenziale dei Carabinieri

I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Paternò sono giunti rapidamente sul posto, rispondendo all’allarme con estrema celerità. Appena arrivati davanti all’abitazione, hanno potuto udire le urla del giovane, che già in passato si era reso responsabile di violenze, anche nei confronti della sua ex moglie. Questa volta, però, l’ira del 26enne si era rivolta contro i suoi stessi genitori, che vivevano con lui nella stessa casa. Trasformando quella che doveva essere una dimora sicura in un incubo quotidiano.

L’arresto e le conseguenze giudiziarie

Al loro arrivo, i carabinieri hanno trovato l’uomo in uno stato di agitazione estrema. Con frasi come “Prendo una pistola e ti sparo in testa!” e “Ti squarto!”, minacciava di morte i propri genitori, provocando un clima di terrore. Gli agenti hanno dovuto intervenire prontamente per proteggere la coppia, riuscendo a bloccare l’aggressore e a ripristinare un minimo di calma all’interno della casa.

La situazione è apparsa fin da subito grave, con i genitori che hanno necessitato dell’intervento dei sanitari del 118. Trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla, sono stati curati per le ferite riportate, con prognosi rispettivamente di 7 e 5 giorni.

La successiva indagine ha permesso ai militari di raccogliere le testimonianze dei familiari e di ricostruire un quadro inquietante di maltrattamenti domestici. Soltanto la sera precedente, il giovane aveva aggredito la madre, tirandola per i capelli e sbattendole la testa contro un muro, prima che il padre e altri familiari riuscissero a intervenire.

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ultimo aggiornamento: 2 Settembre 2024 18:28

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