La Bce sorprende con un nuovo taglio dei tassi: è il terzo dell'anno
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Direttore: Alessandro Plateroti

La Bce sorprende con un nuovo taglio dei tassi: è il terzo dell’anno

BCE Banca Centrale Europea

La Bce ha tagliato i tassi di 0,25 punti, portando il tasso sui depositi al 3,25%: ecco il terzo taglio nel 2024.

La Banca centrale europea (Bce) ha annunciato il terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse nel 2024, riducendoli di 25 punti base.

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Il tasso sui depositi scende così al 3,25%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%.

Questa decisione è stata comunicata al termine del meeting del Consiglio direttivo tenutosi nei pressi di Lubiana, in Slovenia.

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Il comunicato ufficiale della Bce

Come riportato dall’Ansa, nel suo comunicato ufficiale, la Bce ha sottolineato che: “Il processo disinflazionistico è ben avviato“, facendo riferimento al rallentamento della crescita dei prezzi registrato negli ultimi mesi.

A settembre, l’inflazione annua nell’area euro si è attestata all’1,8%, un dato inferiore rispetto alle aspettative iniziali.

Tuttavia, secondo l’istituto di Francoforte, l’inflazione potrebbe “salire nei prossimi mesi” prima di subire un nuovo calo verso il target del 2%, previsto ora “nel corso del prossimo anno“.

Il rallentamento economico contribuisce a moderare le pressioni sui prezzi, ma allo stesso tempo mette in luce i rischi per la crescita.

La Bce ha riconosciuto che la debolezza della domanda interna e internazionale potrebbe continuare a frenare la ripresa.

Il mercato del lavoro e le pressioni salariali

Nonostante il rallentamento dell’inflazione, come riportata Ilsole24ore.com, uno dei fattori che continua a preoccupare la Bce è l’aumento sostenuto dei salari.

I salari continuano ad aumentare a un ritmo elevato“, ha sottolineato l’istituto, evidenziando che le pressioni derivanti dal costo del lavoro potrebbero continuare a influenzare l’inflazione.

Tuttavia, si prevede che queste pressioni diminuiscano gradualmente nei prossimi mesi, con le aziende che assorbono “parzialmente” l’impatto del costo del lavoro sui prezzi.

Il mantenimento di una politica monetaria restrittiva sembra quindi necessario per evitare un riaccendersi dell’inflazione.

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ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2024 15:12

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