Stellantis potrebbe ridurre la produzione di auto a benzina e diesel per rispettare i nuovi limiti di emissioni CO2 imposti dall’UE.
Stellantis, uno dei principali attori del settore automobilistico globale, potrebbe adottare una mossa strategica per affrontare i futuri vincoli normativi sulle emissioni di CO2 imposti dall’Unione Europea.
Con l’obiettivo di raggiungere gli standard previsti per il 2025, il colosso sembrerebbe abbia deciso di ridurre la produzione di veicoli con motori a combustione interna (benzina e diesel).
Stellantis riduce la produzione di auto a benzina e diesel: il motivo
Questo intervento è fondamentale, come riportato da FormulaPassion.it, per mantenere la media delle emissioni del gruppo entro il limite dei 95 grammi di CO2 per chilometro.
Una soglia fissata dall’UE che, se superata, comporterebbe sanzioni economiche significative. La strategia di Stellantis – confermata indirettamente da Jean-Philippe Imparato – mira a potenziare la vendita e la produzione di veicoli elettrici.
Attualmente, le vendite di auto elettriche sono al di sotto delle aspettative, principalmente a causa di una domanda meno vigorosa del previsto in diversi mercati europei.
Per rispettare il target del 24% di veicoli elettrici immatricolati sul totale delle vendite del gruppo, l’azienda deve bilanciare la produzione limitando il numero di modelli diesel e benzina.
Ridurre il numero di auto endotermiche non solo permetterà di abbassare la media delle emissioni di CO2, ma eviterà al gruppo il rischio di pagare pesanti multe.
A partire dal 1 gennaio 2025, ogni grammo in eccesso di CO2 rispetto a quelli consentiti comporterà una sanzione di 95 euro per ciascuna auto venduta.
Le conseguenze per l’Italia
Un chiaro segnale dell’impegno di Stellantis in questa direzione è visibile nei recenti stop produttivi che hanno coinvolto alcuni dei suoi stabilimenti italiani.
L’impianto di Mirafiori, dove viene prodotta la Fiat 500 elettrica, è stato temporaneamente fermato fino a novembre 2024. Mentre lo stabilimento di Pomigliano ha visto una pausa di nove giorni.
Il rallentamento della produzione di auto a benzina e diesel non è solo una scelta obbligata dalla normativa, ma anche una risposta alla crescente pressione del mercato e dei consumatori verso veicoli più sostenibili.
Sebbene la transizione verso l’elettrico sia ancora in una fase di crescita, Stellantis sa di dover accelerare il passo per rimanere competitiva e rispettare le nuove regole imposte dall’Unione Europea.