Kamala Harris definisce Trump un pericolo per la democrazia americana, mentre l’ex presidente risponde accusando la sua avversaria.
Lo scontro tra Kamala Harris e Donald Trump ha raggiunto nuovi livelli di tensione a pochi giorni dall’election day negli Stati Uniti. Kamala Harris, vicepresidente uscente e candidata democratica, ha attaccato frontalmente l’ex presidente, accusandolo di essere un “fascista” e una minaccia per la democrazia americana. Trump, dal canto suo, ha respinto ogni accusa, etichettando le parole della Harris come “bugie fabbricate” e continuando la sua battaglia politica con toni altrettanto duri.
Le accuse di Harris e il fascismo di Trump
Durante un evento in Pennsylvania, Harris ha ribadito che Donald Trump non è un leader che rispetterà la Costituzione americana, ma al contrario, è pronto a “ucciderla”. Secondo la vicepresidente, l’ex presidente rappresenta una minaccia non solo per il sistema democratico, ma anche per la stabilità interna degli Stati Uniti. Harris ha citato l’ex capo dello staff di Trump, John Kelly, che in un libro ha raccontato episodi che collegherebbero il tycoon alla retorica autoritaria. “Trump ha lodato i generali di Hitler e sogna di governare con lo stesso pugno di ferro”, ha dichiarato la Harris.
L’attuale vicepresidente ha anche criticato l’approccio di Trump nei confronti della stampa e degli oppositori politici. Sottolineando come l’ex presidente sia pronto a “usare le forze armate contro il nemico interno”. Inoltre, Harris ha parlato di politiche economiche e immigrazione, cercando di distinguersi dall’attuale amministrazione Biden e promettendo una svolta significativa qualora venisse eletta.
La risposta di Trump: “Solo bugie”
Donald Trump, che ha parlato nello stesso momento in Georgia, non ha tardato a rispondere. Definendo le accuse di Harris “calunnie senza fondamento”, l’ex presidente ha ribattuto attaccando la vicepresidente per la gestione dell’immigrazione. Ha accusato Harris di aver ospitato “migliaia di criminali” in hotel di lusso.
Il tycoon ha continuato il suo discorso con toni sempre più accesi, sostenendo che Harris “non è in grado di mettere due parole in fila” e che rappresenta “la peggior vicepresidente della storia americana”. Trump ha anche ricevuto il sostegno di Robert Kennedy Jr., che ha ribadito la sua fiducia nell’ex presidente e ha invitato gli elettori a sostenere “un leader capace di combattere la corruzione a Washington”.